Coronavirus Covid-19: rivista “Appunti”, dalla pandemia al dopo. “Servono menti lucide e scelte coraggiose”

“Questi mesi di Covid-19 ci consegnano una quantità incontenibile di parole, immagini, interpretazioni, previsioni. Non è facile orientarsi. Vi si trova di tutto e il suo esatto contrario. La complessità del fenomeno è tale da non poter essere ricondotta ad analisi semplicistiche. Da qui l’esigenza di provare a mettere un po’ di ordine… Sono diversi i profili interessati dalla dolorosa vicenda”. Parte da questa prospettiva l’editoriale della rivista “Appunti di cultura e politica” (n. 3/2020) promossa dall’associazione “Città dell’uomo” e diretta da Luciano Caimi. L’articolo affronta dunque il “tempo sospeso” della pandemia secondo prospettive medico-scientifiche, sanitarie, psicologiche, economico-sociali. “Con tutti i guai che ci ha rovesciato addosso, la vicenda pandemica è stata però, in molte persone, occasione sollecitante di un’attitudine pensosa”. La “questione del senso è la formula sintetica intorno alla quale può essere raccolto il cumulo di domande affiorate in credenti e non”, vi si legge. Ampio il paragrafo intitolato “Per ricostruire (o ripartire)”: “L’opera non potrà non essere ampia, profonda e articolata. Bando alla retorica del tipo ‘ne usciremo tutti migliori’. Non c’è mai nulla di automatico nei processi storici”. Sono chiamati in causa elementi antropologici, culturali, politici, con due considerazioni finali: una relativa alla centralità dell’Ue (“senza Europa non possiamo farcela”), l’altra sul senso e il valore della democrazia.
Il testo si chiude così: “stagione indiscutibilmente aspra e lacerante quella che ancora stiamo vivendo, pur essendo usciti dalla più acuta fase emergenziale. Ma non scevra di opportunità e inviti da raccogliere, sul piano personale e collettivo. Occorrono, ad ogni livello, volontà di rilancio, desiderio di migliorarsi, tenacia realizzativa. Vanno abbandonate le deleterie posizioni ideologiche (svilimento delle competenze, cultura del sospetto, autoritarismi sovranisti, populismi irresponsabili), che hanno concorso a intorbidire la già intricata politica nazionale. La fase post-pandemica necessita di mente lucida e scelte coraggiose (tenuto conto anche delle montanti forme di protesta e risentimento sociale). Qualche linea prioritaria d’intervento è stata segnalata. Ogni cittadino/cittadina ha la sua parte, magari modesta ma sempre significativa, da svolgere con piena responsabilità”. Il testo, in vista della pubblicazione cartacea della rivista, è anticipato su www.c3dem.it.

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