Coronavirus Covid-19: nuove disposizioni del vescovo Corazza (Forlì-Bertinoro) in merito alle attività di prevenzione dell’emergenza

“Facendo seguito all’ordinanza del ministero della Salute di intesa con il presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019 e ai relativi chiarimenti applicativi, in comunione con i vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna in tutte le attività di loro specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, con gli uffici preposti della Regione e delle Prefetture”, mons. Livio Corazza, vescovo di Forlì-Bertinoro), adotta nuove disposizioni abrogando le precedenti. Lo riferisce un comunicato appena diffuso che invita ad attenersi sempre “a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo, sia in riferimento alle attività parrocchiali che diocesane. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale”. Il vescovo dispone la sospensione del “precetto festivo” ma, si legge nel comunicato, “è consentita la celebrazione delle S. Messe festive, evitando processioni e assembramenti di persone al termine della celebrazione”. Consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli. “Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere, si distribuisca la S. Comunione solo sulla mano e si sospenda il segno pace”, prosegue il testo informando che per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari; sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali mentre sono consentite le visite ai malati e l’unzione degli infermi. Gli incontri di catechismo e dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche. Consentito lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio; sospese le attività che prevedono la presenza di pubblico: spettacoli, tornei, feste e sagre parrocchiali. I centri d’ascolto e i servizi delle Caritas diocesane e parrocchiali sono aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con il direttore diocesano della Caritas e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.

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