Diocesi: Carpi, domani inaugurazione della nuova chiesa di Cibeno. Presiede la messa mons. Castellucci

Martedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, alle 15, presso la parrocchia di Sant’Agata Cibeno a Carpi, sarà inaugurata la chiesa sussidiaria intitolata alla Santissima Trinità. L’emergenza sanitaria non permetterà lo svolgimento della solenne liturgia prevista per la dedicazione di un edificio di culto, ma l’amministratore apostolico, mons. Erio Castellucci, presiederà la celebrazione di una messa in cui la chiesa sarà simbolicamente consegnata alla comunità. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su TvQui, canale 19 del digitale terrestre e streaming su www.tvqui.it.
Una nuova chiesa, adeguatamente capiente – circa 400 i posti a sedere che, solo per la durata dell’emergenza sanitaria, saranno ridotti a 180 – era necessaria per Cibeno, un quartiere in rapida espansione, dove negli ultimi anni sempre più coppie giovani hanno deciso di andare a risiedere. “Dal terremoto del 2012 ad oggi – spiega il parroco, don Carlo Gasperi – siamo stati costretti a celebrare la messa festiva, quindi il giorno del Signore, nel salone parrocchiale, essendo insufficiente lo spazio della chiesa madre. Questo, oltre alla scomodità di dover utilizzare un ambiente multifunzionale e non adeguato dal punto di vista liturgico, ha fatto sì che, in questi anni, i nostri bambini del catechismo si siano preparati a ricevere i sacramenti senza aver mai frequentato una chiesa vera e propria. La nostra comunità ha dunque un estremo bisogno del nuovo edificio e lo attende con trepidazione ed entusiasmo”.
La chiesa sussidiaria ha ricevuto la benedizione della prima pietra il 2 aprile 2017 dalle mani di Papa Francesco, nel corso della celebrazione eucaristica in piazza Martiri a Carpi. I lavori sono iniziati nell’estate dello stesso anno. Il costo totale ammonta a poco più di 1.480mila euro, di cui quasi 1.300mila euro per i lavori e il resto per gli arredi. Il contributo erogato dalla Cei tramite i fondi dell’8xmille è di 960.500 euro per i lavori e 95mila euro per gli arredi. La somma rimanente è a carico della parrocchia.

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