Bene comune: mons. Rimedio (emerito Lamezia Terme), “risorsa chiave della Dottrina sociale della Chiesa e applicazione concreta dell’esperienza cristiana”

“La Chiesa ritiene il bene comune una risorsa chiave della propria Dottrina sociale, e non può essere altrimenti essendo un’applicazione concreta dell’esperienza cristiana”. Lo sostiene il vescovo emerito di Lamezia Terme, mons. Vincenzo Rimedio. “Interessarsi del tema sociale del bene comune è sempre di attualità. A questo devono tendere la società, lo Stato, la Chiesa: creare per i cittadini una condizione di vita improntata al benessere materiale e spirituale”, la riflessione del presule che invita ad “andare incontro ai giovani e agli adulti, all’appagamento delle giuste esigenze di lavoro, di cultura, di vivibilità fatta di sicurezza e di serenità”.
Secondo mons. Rimedio, il bene comune nasce “nell’uguale natura umana, nell’applicazione della giustizia, nel disegno di Dio circa i beni. Come vi sono i doveri comuni, così devono esserci i diritti comuni. È questo raccordo di unità il bene comune, per andare avanti insieme senza squilibri e notevoli diseguaglianze, nel compito di dare e di ricevere, che è il rapporto sociale giusto”.
Nel richiamare la Gaudium et spes – “Dio ha destinato la terra con tutto quello che in essa è contenuto all’uso di tutti gli uomini e popoli, sicché i beni creati devono pervenire a tutti con equo criterio, avendo per guida la giustizia e compagna la carità” –, il presule invita alla giustizia e alla solidarietà cristiana “per l’umanizzazione della civiltà contemporanea”.
“Oggi per l’imperversante pandemia è necessario essere uniti e responsabili, cristiani e laici, davanti ad un ‘virus’ mortifero, e pregare! E non ci abbandoni la speranza di nuovi giorni migliori!”, l’esortazione conclusiva.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori