Terremoto in Croazia: Caritas, tra 5.000 e 10.000 sfollati “la situazione è grave”

Continua a crescere il numero di sfollati nelle zone colpite dal terremoto in Croazia, con epicentro a Petrinja, 40 km circa dalla capitale Zagabria: tra le 5.000 e le 10.000 persone, secondo una prima stima. “A causa della distruzione o inagibilità delle proprie case, moltissimi sfollati hanno passato le notti all’aperto, dormendo per lo più nelle loro auto, mentre alcune altre centinaia sono state trasferite in sistemazioni temporanee quali caserme, palestre, hotel, scuole, tensostrutture”. Ne dà notizia oggi Caritas italiana, spiegando che le operazioni di accoglienza degli sfollati sono complicate dalle misure di prevenzione del contagio da Coronavirus, per cui non è possibile assembrare troppe persone nelle sistemazioni. Caritas italiana è in costante contatto con Caritas Croazia che sta coordinando i primi soccorsi da parte della Chiesa locale, in coordinamento con i vescovi, i parroci e le Caritas delle diocesi più colpite (Zagabria e Sisak). Le Caritas locali hanno subito messo a disposizione tende, lettini e coperte per la prima accoglienza dei terremotati, hanno aperto i propri magazzini e i propri punti di raccolta per ricevere gli aiuti materiali donati dai cittadini croati, ed hanno iniziato la distribuzione di cibo, acqua, materiale igienico. Il 30 dicembre una delegazione composta dal direttore nazionale di Caritas Croazia mons. Fabijan Svalina e dai direttori delle Caritas diocesane di Zagabria e Sisak ha visitato alcune parrocchie e alcune famiglie colpite dal terremoto, per una prima valutazione dei danni, ed ha incontrato il vescovo di Sisak. “La cittadina di Petrinja è quasi distrutta – ha affermato Suzana Borko, vice direttrice di Caritas Croazia -, soprattutto il centro storico. A Glina, vicino la zona dell’epicentro, si stima che siano almeno 200 le famiglie che hanno perso le loro case. Anche a Sisak la situazione è grave. Ma nessuno sarà abbandonato”. La presidenza della Cei ha stanziato 500mila euro dai fondi otto per mille che saranno destinati, attraverso Caritas italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Per sostenere gli interventi: www.caritas.it, causale “Terremoto Croazia”.

 

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