This content is available in English

Bosnia-Erzegovina: assemblea dei vescovi, “Covid-19, prendersi cura dei loro fedeli con ancora più amore”

Si è conclusa la riunione dei vescovi della Bosnia-Erzegovina che si sono incontrati per due giorni a Sarajevo (4-5 novembre). Le cifre della pandemia nel Paese parlano di 57.500 casi e 1.400 morti, con una curva dei contagi in crescita in queste ultime settimane. È per questo che i vescovi si sono confrontati – da quanto si legge nella nota conclusiva – sul tema della “cura pastorale nel contesto della pandemia”: emerge il volto di una Chiesa che “si prende cura dei loro fedeli con ancora più amore”. I vescovi incoraggiano soprattutto sacerdoti, consacrati e religiose a seguire le regole, “ma a continuare a stare vicini ai fedeli”. Li invitano però anche “a dedicare più tempo allo studio dei documenti del Santo Padre e della Santa Sede” in questo periodo “di attività pastorali ridotte”. Le messe pubbliche continuano, ma i vescovi ricordano anche “l’importanza della preghiera in famiglia”, della preghiera delle Ore o di quelle della Chiesa universale. Il grazie dei vescovi va a tutti gli operatori sanitari e a “tutti i responsabili degli ospedali che stanno trovando il modo per consentire ai sacerdoti di visitare i malati gravi”, con le dovute prudenze. In plenaria si è anche parlato del 25° anniversario degli accordi di Dayton e il bilancio è negativo: sono stati anni durante i quali è avvenuta “la legalizzazione di alcune ingiustizie che hanno le loro radici nell’accordo, ma anche in molti dei suoi successivi emendamenti, a scapito dei più deboli e dei meno numerosi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori