Ucraina: appello arcivescovo maggiore Shevchuk al premier Shmygal, “accesso al vaccino sia garantito a tutti, in particolare ai più vulnerabili”

L’accesso al vaccino anti Covid-19 deve essere garantito a tutti,  soprattutto alle persone socialmente vulnerabili. L’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha fatto questo appello lo scorso 20 novembre, durante l’incontro del Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose con Denys Shmygal, primo ministro ucraino. “Il denaro – ha detto l’arcivescovo maggiore – non può essere più prezioso della vita umana”. In una nota diffusa oggi dal Segretariato dell’arcivescovo maggiore, si apprende anche che nel corso dell’incontro Sua Beatitudine Shevchuk ha sostenuto la proposta di Epifaniy, primate della Chiesa ortodossa ucraina, di creare un gruppo di lavoro per discutere sulle restrizioni imposte dallo Stato ucraino e l’impatto che queste hanno sulle comunità religiose. “Chiediamo – ha affermato l’arcivescovo maggiore – uno spazio per la comunicazione e il dialogo in modo da poter discutere alcuni divieti o restrizioni di quarantena”. Nell’ambito invece dell’impegno umanitario, l’arcivescovo maggiore ha incontrato Ignacio Leon-Garcia, capo dell’ufficio Onu per gli affari coordinati (Ocha). Nel corso dell’incontro – informa la nota – si è parlato della cooperazione umanitaria in particolare nella regione di Donbass. “Le parti hanno concordato ulteriori misure volte allo scambio di informazioni sui bisogni umanitari e al contrasto alla guerra ibrida nel contesto della disinformazione, che è oggi uno degli strumenti utilizzati contro il popolo ucraino. Gli interlocutori, inoltre, hanno sottolineato la necessità di raccontare la verità sulla situazione in Ucraina e quindi lavorare insieme per il bene dei più vulnerabili e bisognosi”.

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