Mediterraneo: Ministero Affari esteri, da domani VI Conferenza Med-Dialogues per riflettere sul futuro dopo la pandemia

“Il futuro del Mediterraneo dopo la pandemia”: è questo il tema della sesta edizione della Conferenza Med-Dialogues promossa dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dall’Ispi che si svolgerà – quest’anno in formato digitale – dal 25 novembre al 4 dicembre. La conferenza sarà aperta da Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e da Giampiero Massolo, presidente dell’Ispi. La chiusura (4 dicembre) è affidata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. La Conferenza vede la partecipazione di esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali, accademici, imprenditori nonché studiosi ed esperti da tutto il mondo, con oltre 40 leader politici tra presidenti, primi ministri e ministri di diverse realtà internazionali. Partecipano tra gli altri: Sergey Viktorovich Lavrov, ministro degli Affari esteri in Russia; Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari; Mohammad Javad Zarif, ministro degli Affari esteri in Iran; il principe Faisal Bin Farhan Al Saud, ministro degli Affari esteri in Arabia Saudita; Ahmed Maitig, vice-presidente del Consiglio presidenziale libico, Gna. Tra gli altri relatori figurano anche Ayman Safadi, vice primo ministro e ministro degli Affari esteri e degli espatriati, in Giordania; Riyad al Malki, ministro degli Affari esteri e degli espatriati in Palestina; Othman Jerandi, ministro degli Affari esteri, delle migrazioni e dei tunisini all’estero in Tunisia; Nickolay Mladenov, coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente; Ján Kubiš, coordinatore speciale Onu per il Libano. Med Dialogues 2020, si legge in una nota, “intende, pur in un’epoca di pandemia, mettere a punto un’’agenda positiva’ per il Mediterraneo, elaborando possibili soluzioni condivise ai rischi sanitari, economici e politici che potrebbero dimostrarsi più gravi e pesanti rispetto al resto del mondo. Tra i temi strategici al centro del dibattito le principali sfide per la sicurezza, la difficile gestione del fenomeno migratorio in un periodo di pandemia, il destino delle giovani generazioni, la rivoluzione nel mondo dell’energia, le opportunità poste dalla transizione verso un’economia verde e sostenibile, il ruolo strategico delle donne nell’area mediterranea e il loro contributo alla crescita sociale ed economica. Strategica per l’area mediterranea è senza dubbio anche la riflessione sul partenariato euro-mediterraneo, sul ruolo della Nato nonché sulle strategie nell’area di Paesi come Stati Uniti, Paesi del Golfo, Russia, Cina, India e Giappone”.

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