Papa Francesco: Angelus, “non dimentichiamo il Nagorno-Karabakh”. Appello per “sincero negoziato con l’aiuto della comunità internazionale”

(Foto Vatican Media/SIR)

“In questo giorno di festa, non dimentichiamo quanto sta accadendo nel Nagorno-Karabakh, dove gli scontri armati si susseguono a fragili tregue, con tragico aumento delle vittime, distruzioni di abitazioni, infrastrutture e luoghi di culto, coinvolgimento sempre più massiccio delle popolazioni civili. È tragico!”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di ieri, in cui ha rinnovato il suo “accorato appello ai responsabili delle parti in conflitto, affinché intervengano quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente: non pensino di risolvere la controversia che li oppone con la violenza, ma impegnandosi in un sincero negoziato, con l’aiuto della comunità internazionale”. “Da parte mia, sono vicino a tutti quelli che soffrono e invito a chiedere l’intercessione dei Santi per una stabile pace nella regione”, ha assicurato Francesco, pregando “anche per le popolazioni dell’area del Mar Egeo che due giorni fa sono state colpite da un forte terremoto”.

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