Coronaviruis Covid-19: Centro studi Livatino, “separazione anziani sarebbe incostituzionale”

“Fra le misure ipotizzate per il prossimo Dpcm sull’emergenza Covid-19 vi sarebbe la separazione degli ‘anziani’” dal resto della popolazione, “in primis dalla famiglia. Per costoro, al fine di tutelare la salute pubblica, andrebbero sacrificati diritti fondamentali, fondati nella Costituzione: la libertà personale ex art. 13, la libertà di circolazione ex art. 16, i diritti della famiglia come società naturale ex art. 29”. È quanto si legge in una nota del Centro studi Rosario Livatino secondo il quale, se realizzato, questo provvedimento costituirebbe un pericoloso “precedente” di “separazione esistenziale per anni di vita dal resto della famiglia e della società”. “L’eventuale assicurazione di assistenza domiciliare pubblica per i bisogni quotidiani (spesa alimentare o farmaceutica) appare peraltro inverosimile”, si legge ancora nella nota.
Per tutelare la salute collettiva, prosegue il Centro studi, “si violerebbe così la salute – anche psichica” degli anziani “dimenticando che ogni persona è costitutivamente rapportata all’altro, pur nel divario delle generazioni, pur nel pericolo di una pandemia, pur davanti alla morte”. Questo tipo di isolamento, conclude la nota, sarebbe incompatibile “con il principio di uguaglianza e di non discriminazione in base all’età o alla condizione sociale, fisica, o relativa alla salute”.

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