Libano: i caschi blu italiani riaprono una scuola nel convento di Sant’Antonio a Tiro con i fondi del ministero della Difesa

Inaugurati a Tiro, in Libano, nuovi spazi destinati alla didattica nel convento francescano di Sant’Antonio, ristrutturato grazie ad un progetto realizzato con i fondi del ministero della Difesa italiano e portato a termine dai militari dell’Esercito italiano impiegati nella missione Unifil, in coordinamento con le autorità locali e facendo ricorso a ditte e manodopera del posto. L’intervento, che servirà ad offrire un moderno e confortevole centro di aggregazione didattico e formativo per ragazzi libanesi di ogni estrazione sociale e credo religioso, ha visto la riqualificazione degli ambienti del complesso religioso e l’ammodernamento  degli impianti agli standard moderni di efficientamento energetico. Presenti alla cerimonia il nunzio apostolico in Libano, Joseph Spiteri, il rappresentante del mufti sciita di Tiro, Rabii Kobaysi, il sindaco Hassan Mohammed Nabouq e il comandante del settore Ovest di Unifil, il generale di brigata Andrea Di Stasio. “La presenza di un rappresentante di fede islamica alla cerimonia inaugurale dei locali del convento denota come la convivenza religiosa tra cristiani e musulmani è possibile”, le parole del generale Andrea Di Stasio riportate sul sito dell’Esercito italiano, dove si sottolinea la proficua sinergia tra municipalità, comunità locale dell’ordine dei frati minori e contingente italiano in Libano. “Questa armonia interreligiosa deve essere protetta e tutelata da tutti gli attori presenti nel Paese, attraverso dialogo e fiducia reciproca, strumenti indispensabili per una pace duratura”.

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