Papa Francesco: Angelus, “abbiamo bisogno di mitezza per andare avanti nel cammino della santità”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La mitezza. In questo momento della vita anche mondiale, dove c’è tanta aggressività, e anche nella vita di ogni giorno, la prima cosa che esce da noi è l’aggressione, la difesa… Abbiamo bisogno di mitezza per andare avanti nel cammino della santità. Ascoltare, rispettare, non aggredire: mitezza”. È la ricetta del Papa, che nell’Angelus di ieri, dedicato alla festività di Tutti i Santi, ha spiegato che “scegliere la purezza, la mitezza e la misericordia; scegliere di affidarsi al Signore nella povertà di spirito e nell’afflizione; impegnarsi per la giustizia e per la pace, tutto questo significa andare contro-corrente rispetto alla mentalità di questo mondo, rispetto alla cultura del possesso, del divertimento senza senso, dell’arroganza verso i più deboli”. “Questa strada evangelica è stata percorsa dai Santi e dai Beati”, ha ricordato Francesco, secondo il quale la solennità del 1° novembre “ci ricorda la personale e universale vocazione alla santità, e ci propone i modelli sicuri per questo cammino, che ciascuno percorre in maniera unica, in maniera irripetibile. Basta pensare all’inesauribile varietà di doni e di storie concrete che c’è tra i santi e le sante: non sono uguali, ognuno ha la propria personalità e ha sviluppato la sua vita nella santità secondo la propria personalità”. “Ognuno di noi può farlo, andare su quella strada”, l’invito finale: “Mitezza, mitezza per favore e andremo alla santità”.

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