Coronavirus Covid-19: lockdown in Belgio, fino al 13 dicembre messe solo online. Le chiese rimangono aperte alla preghiera individuale

Dalla mezzanotte dell’1 novembre e fino al 13 dicembre in Belgio non potranno più svolgersi celebrazioni delle messe in presenza nelle chiese. I matrimoni possono celebrarsi solo alla presenza degli sposi, dei testimoni e del ministro del culto. Allo stesso modo, i funerali possono svolgersi solo in presenza di 15 persone (esclusi i minori di 12 anni). “Torniamo quindi alla situazione di lockdown delle chiese che abbiamo vissuto in primavera”, scrivono i vescovi in un comunicato diffuso questa mattina dalla Conferenza episcopale del Belgio. Le messe non possono più essere celebrate in presenza nelle chiese durante le prossime settimane. L’invito quindi dei vescovi è quello di seguire le celebrazioni via radio, tv e internet dando le coordinate web dove è possibile sintonizzarsi. “Fortunatamente, le chiese possono rimanere aperte alla preghiera individuale”, si legge nel comunicato. “Ti invitiamo quindi a sfruttare al meglio questa opportunità, ovviamente tenendo conto delle misure sanitarie in vigore”. “Una chiesa aperta è segno di una comunità locale accogliente”, scrivono in vescovi che suggeriscono alle parrocchie una serie di piccole azioni da fare per dare il benvenuto ai visitatori: un saluto sulla porta d’ingresso o in bacheca; un’accoglienza personalizzata in determinati orari; una musica di sottofondo per aiutare al raccoglimento e alla preghiera; piccoli riti da compiere come l’accensione di una candela o l’offerta di un fiore vicino ai piedi della croce. I vescovi propongono e invitano anche ad mettere in moto la solidarietà: fare la spesa per un vicino in difficoltà, tenere d’occhio le persone che “rischiano di scoraggiarsi o di ritrovarsi in una profonda solitudine”, dare una mano, se è necessario, in un banco alimentare o in un centro di assistenza sanitaria.

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