Giornata mondiale poveri: vescovi tedeschi, “tendiamo le mani ai bisognosi, ognuno secondo le proprie possibilità”

“La pandemia del Covid-19 è tutt’altro che finita, ma i suoi effetti si possono già sentire ovunque e pesantemente”: il messaggio del presidente dei vescovi tedeschi in vista della Giornata mondiale dei poveri guarda alle conseguenze economiche della pandemia e alla “povertà che può colpire tutti”. Se “politica e società nel nostro Paese stanno” cercando di evitare le conseguenze peggiori, ci sono persone in Germania che stanno cadendo in povertà. E i vescovi ricordano che anche in questo contesto “la fede ci spinge a metterci in gioco e a fornire un aiuto che un sistema assistenziale può fornire solo parzialmente o per niente”. È anche il momento di “tendere le nostre mani oltre i confini”, poiché il disagio causato dal Covid “è molto maggiore in tanti Paesi in via di sviluppo che in Germania”. La Chiesa tedesca si è mossa con una grande colletta nel mese di settembre “ma il bisogno è grande e ogni ulteriore donazione è urgente”. Non solo: “Anche il nostro Stato deve fare la sua parte per contrastare l’impoverimento nel Sud del mondo” e – riconoscono i vescovi – così ha fatto negli ultimi mesi per la distribuzione dei futuri vaccini. “La solidarietà è prova di umanità e intelligenza, soprattutto in tempi difficili e in alcuni luoghi catastrofici”. “Tendiamo le mani ai poveri!”, quindi l’invito, “ognuno secondo le proprie possibilità” e così “a tutti i livelli creeremo le condizioni per una convivenza veramente umana”.

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