Rapporto McCarrick: da Benedetto XVI non “sanzioni”, ma “raccomandazioni” e richiesta di “dimettersi spontaneamente”

“All’inizio del Pontificato di Benedetto XVI, le informazioni ricevute dalla Santa Sede relative alla cattiva condotta di McCarrick furono generalmente simili a quelle che erano state a disposizione di Giovanni Paolo II al momento della nomina a Washington”. Lo si apprende dal “Rapporto sulla conoscenza istituzionale e il processo decisionale della Santa Sede riguardante l’ex cardinale Theodore Edgar McCarrick (dal 1930 al 2017)”, pubblicato dalla Segreteria di Stato e diffuso oggi. “Poco dopo la sua elezione nell’aprile 2005, su raccomandazione del nunzio apostolico e della Congregazione per  i vescovi, Papa Benedetto XVI prolungò di due anni il mandato di McCarrick a Washington”, si ricorda nel documento, ma dopo l’emergere di nuove accuse “la Santa Sede cambiò drasticamente il suo orientamento e cercò con urgenza un nuovo arcivescovo per la sede di Washington, richiedendo a McCarrick di dimettersi ‘spontaneamente’ dall’ufficio dopo la Pasqua del 2006”. Durante il servizio in Segreteria di Stato, mons. Viganò scrisse, nel 2006 e nel 2008, due memorandum che facevano riferimento alle accuse e alle voci sulla cattiva condotta di McCarrick durante gli anni ’80 e suggerì al Papa di aprire un processo canonico per determinare la verità e, se giustificato, per imporre una “misura esemplare”. Né il processo canonico, né le relative sanzioni vennero messe in atto: si decise, infatti, di “fare appello alla coscienza e allo spirito ecclesiale di McCarrick, indicandogli che, per il bene della Chiesa, avrebbe dovuto mantenere un basso profilo e ridurre al minimo i viaggi”. Una serie di fattori sembra aver influito sul fatto che Papa Benedetto XVI non abbia avviato un procedimento canonico formale: “Non c’erano accuse credibili di abusi sui minori; McCarrick dichiarò nuovamente, sul suo ‘giuramento di vescovo’, che le accuse erano false; gli addebiti di cattiva condotta con adulti si riferivano a fatti accaduti negli anni ’80 e non vi erano indicazioni di alcuna cattiva condotta recente”. In assenza di sanzioni canoniche o di istruzioni esplicite da parte del Papa, McCarrick continuò le sue attività negli Stati Uniti e all’estero.

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