Austria: prima assemblea plenaria dei vescovi in videoconferenza. Pandemia, pastorale e situazione dopo gli attacchi terroristici a Vienna

L’arcivescovo di Salisburgo, mons. Franz Lackner, ha aperto ieri la prima Assemblea plenaria della Conferenza episcopale austriaca (Öbk) del suo mandato presidenziale. Ed è la prima volta che l’assise dei vescovi austriaci si svolgerà completamente in videoconferenza. A differenza di quanto inizialmente previsto, le consultazioni, che termineranno giovedì 12 novembre, non si terranno in presenza a Salisburgo a causa delle restrizioni legate al lockdown in atto in Austria per la pandemia. “A causa del blocco, i vescovi, questa volta, hanno preso la decisione consapevole di incontrarsi e confrontarsi digitalmente”, ha detto Lackner nell’intervista rilasciata all’agenzia di stampa cattolica Kathpress, immediatamente prima dell’inizio delle riunioni. La videoconferenza congiunta è “un’espressione di gestione responsabile dell’attuale situazione del coronavirus”, ha affermato, sottolineando che i vescovi avevano già potuto fare esperienza di questa forma di comunicazione in videoconferenze informali negli ultimi mesi e durante le attività pastorali delle loro diocesi: gli effetti della pandemia sulla vita della Chiesa, la cura pastorale e le richieste di aiuto saranno argomento centrale della plenaria. Altri punti importanti saranno la situazione sociale dopo l’attacco terroristico di Vienna di una settimana fa e un confronto sull’ultima enciclica sociale di Papa Francesco, “Fratelli tutti”.
Lackner informerà sui risultati delle deliberazioni dei vescovi venerdì 13 novembre alle ore 10 a Vienna, durante una conferenza stampa che si terrà nella grande Stephanisaal della casa arcivescovile nella piazza del duomo di Santo Stefano.

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