Regno Unito: abusi nella comunità anglicana, “disastro e vergogna”. Nelle parole del primate Welby l’impegno a “cambiare la Chiesa”

(Londra) “Un disastro e una vergogna”. In un’intervista a “Today”, il programma radiofonico più seguito della Bbc, il primate anglicano Justin Welby ha riconosciuto che la Chiesa d’Inghilterra ha sbagliato in materia di abusi. L’intervento arriva all’indomani della pubblicazione dell’inchiesta di Stato che ha messo in luce come, ancora oggi, la Chiesa di Stato inglese sostenga meglio i colpevoli rispetto alle vittime. “Ho sempre saputo che il problema esisteva e ho sempre lavorato duramente per sradicarlo”, ha detto l’arcivescovo di Canterbury. “Quando sono stato nominato, sette anni e mezzo fa, sono rimasto scioccato da quanto diffusi erano gli abusi”. “Penso che la via per fermare queste violenze sia incaricare personale specializzato della materia e sottrarla alla gerarchia e anche mettere a punto una struttura per sostenere le vittime”, ha detto ancora Welby. Il primate ha dichiarato di non volersi dimettere, come chiesto da una delle vittime in questi giorni, perché ha messo tutte le sue energie “nel tentativo di cambiare la Chiesa”. Passando ad altro tema, il primate anglicano si è anche detto contrario alla chiusura della chiese, benché i contagi da Covid-19 abbiano superato il mezzo milione in Gran Bretagna, perché le misure di controllo vengono seguite scrupolosamente. “Spero che potremo celebrare Natale con parenti e amici”, ha concluso l’arcivescovo, “ma dobbiamo fare attenzione perché, se diffondiamo il virus, a rimetterci saranno i più deboli”.

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