Memoria: Gariwo, dodici nuovi Giusti onorati da oggi nel Giardino virtuale a Milano

“Onorare i Giusti del passato senza abbassare lo sguardo sui rischi per la dignità umana che si annidano nel presente”. È questo il monito lanciato dal presidente di Gariwo, Gabriele Nissim, durante la cerimonia che si è tenuta oggi al Giardino dei Giusti di Milano per ricordare i nuovi Giusti del Giardino virtuale, l’estensione multimediale di quello presente al parco del Monte Stella. La cerimonia doveva essere tenuta a marzo in concomitanza con la Giornata dei Giusti dell’umanità, ma è stata posticipata a causa della pandemia. “Approfittiamo di questi grandi esempi di coraggio civile per ricordare due grandi emergenze internazionali verso le quali lanciamo un allarme rivolto alle istituzioni e alla società civile: la guerra nel Nagorno-Karabakh, che vede in pericolo la popolazione di origine armena, e le repressioni in Bielorussia, dove centinaia di manifestanti pacifici sono stati arrestati per aver protestato contro il regime”, ha spiegato Nissim. E l’importanza di un luogo come il Giardino per far riflettere non solo sul passato, ma anche sul presente, è stata rimarcata da Lamberto Bertolè, presidente del Consiglio comunale di Milano e presidente del Comitato dei garanti dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta da Comune di Milano, Gariwo e Ucei). “Figure che non solo hanno fatto del bene, salvando delle vite e mettendo a rischio sé stessi, ma sono diventate esempi di rettitudine, coraggio e umanità per tutti noi. Ricordarle e tenerne viva la memoria è un dovere”. Giorgio Mortara, vicepresidente dell’Ucei, ha ricordato che “ci sono Giusti che hanno salvato vite umane durante le grandi tragedie dell’umanità come la Shoah e altri le cui gesta contribuiscono a prevenire il male”. I Giusti onorati sono: Francesco Quaianni, Emily Bayer, padre Italo Laracca, Carlo Bianchi, padre Andrey Sheptytskyy, la famiglia De Regibus, Leonilde Simonazzi, Reinhold Chrystman, Carlo Tagliabue, Nella Molinari e Luigi Cortile, cittadini che, durante la Seconda guerra mondiale, hanno salvato gli ebrei rischiando la vita. Oltre a loro è stato ricordato anche Franco Basaglia, lo psichiatra che introdusse in Italia una nuova terapia per i disturbi mentali, fondata sul rispetto dei pazienti, e pose le basi della legge 180, detta poi “Legge Basaglia”, di riforma dell’assistenza psichiatrica con la chiusura dei manicomi.

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