Papa Francesco: “Amare gratuitamente e a fondo perduto chi non può restituirci nulla”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Amare gratuitamente e a fondo perduto, senza attendere contraccambio, chi rientra nella sua lista di preferenze, chi non può restituirci nulla, chi non ci attira”. E’ questa, per il Papa, la strada per prepararci al giorno del giudizio. “Ci aspetteremmo che il giudizio sulla vita e sul mondo avvenga all’insegna della giustizia, davanti a un tribunale risolutore che, vagliando ogni elemento, faccia chiarezza per sempre sulle situazioni e sulle intenzioni”, ha detto nell’omelia della Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell’anno, presieduta nella basilica di San Pietro, commentando il capitolo 25 del Vangelo di Matteo: “Invece, nel tribunale divino, l’unico capo di merito e di accusa è la misericordia verso i poveri e gli scartati: ‘Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me’, sentenzia Gesù. L’Altissimo sembra che sta nei più piccoli, chi abita i cieli dimora tra i più insignificanti per il mondo. Che sorpresa! Ma il giudizio avverrà così perché a emetterlo sarà Gesù, il Dio dell’amore umile, Colui che, nato e morto povero, ha vissuto da servo. La sua misura è un amore che va oltre le nostre misure e il suo metro di giudizio è la gratuità”.

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