Salute: Svimez-Save the Children, “autonomia differenziata aggrava disuguaglianze Nord-Sud”

“L’autonomia differenziata in ambito sanitario aggrava le disuguaglianze interregionali”. È quanto si legge nel Report  Svimez “Un Paese, due cure. I divari Nord-Sud nel diritto alla salute”, presentato oggi a Roma in collaborazione con Save the Children.
L’obiettivo dell’equità orizzontale della sanità “è ulteriormente messo a rischio dal progetto di autonomia differenziata”, affermano i curatori della ricerca. Sulla base delle risultanze del Comitato per l’individuazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), in particolare, “tutte le Regioni a statuto ordinario potrebbero richiedere il trasferimento di funzioni, risorse umane, finanziarie e strumentali ulteriori rispetto ai Lea in un lungo elenco di ambiti: gestione e retribuzione del personale, regolamentazione dell’attività libero-professionale, accesso alle scuole di specializzazione, politiche tariffarie, valutazioni di equivalenza terapeutica dei farmaci, istituzione e gestione di fondi sanitari integrativi”. La concessione di ulteriori forme di autonomia potrebbe “determinare ulteriori capacità di spesa nelle Regioni ad autonomia rafforzata, finanziate dalle compartecipazioni legate al trasferimento di funzioni e, soprattutto, dall’eventuale extra-gettito derivante dalla maggiore crescita economica”. Tutto ciò, “in un contesto in cui i Lea non hanno copertura finanziaria integrale a livello nazionale e cinque delle otto Regioni del Mezzogiorno risultano inadempienti, determinerebbe una ulteriore differenziazione territoriale delle politiche pubbliche in ambito sanitario. Con l’autonomia differenziata si rischierebbe dunque di aumentare la sperequazione finanziaria tra Ssr e di ampliare le disuguaglianze interregionali nelle condizioni di accesso al diritto alla salute”.

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