Venezia80: assegnato il Premio “Persona Lavoro Ambiente” al film “Il male non esiste”

Si è svolta oggi, nell’ambito della 80° Mostra internazionale d’Arte cinematografica de La Biennale di Venezia, la consegna del Premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla Fai-Cisl e dalla sua Fondazione Studi e ricerche.
Il primo riconoscimento è andato al film giapponese “Aku wa sonzai shinai” (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi. “Il film – ha scritto la giuria del premio nelle motivazioni – affronta i nodi della conciliazione tra sviluppo e tutela ambientale, collocandosi in un preciso contesto di attualità post pandemica in cui emergono inaspettate conseguenze legate al sistema economico ed occupazionale; dal punto di vista cinematografico riesce a muoversi sia su una dimensione poetica, del rapporto simbolico e tradizionale con la natura, sia su un versante di descrizione diretta della quotidianità e delle relazioni comunitarie e individuali; attraverso un finale spiazzante, si rifiutano impostazioni ideologiche, indicando così la via faticosa di una ricerca di soluzioni tutte da costruire”.
Per la menzione speciale sul tema del Lavoro è stato premiato il film francese “Making of” diretto da Cédric Kahn. Presente a Venezia fuori concorso, l’opera è stata apprezzata in quanto “partendo dalla situazione specifica del mondo della produzione cinematografica affronta questioni trasversali che riguardano in generale il rapporto tra il lavoro e molteplici dimensioni personali e sociali, con una narrazione incentrata sulla crisi di una fabbrica e sul tentativo di salvarla attraverso l’autogestione, ponendo anche l’attualissima questione della partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale”. Sempre per la categoria Lavoro una menzione speciale è andata al nepalese “The red suitcase” di Fidel Devkota, in quanto caratterizzato da “uno stile narrativo che utilizza l’intreccio tra riferimenti diretti alla realtà e una dimensione onirica e poetica mai prevaricante”, facendo emergere i temi dei processi emigratori e dello sfruttamento dei lavoratori, “che diventa violazione assoluta e mortale dei diritti umani e principale causa di un inesorabile sfilacciamento del tessuto sociale”. Il film, ha aggiunto la giuria, “riesce ad essere profondamente radicato nella propria cultura di riferimento, anche sul piano del linguaggio cinematografico, e ciò nonostante a parlare universalmente di temi globali di fondamentale portata etica e morale”.
Altro film premiato, con una menzione speciale per la tematica dell’Ambiente sociale, “Domakinstvo za pocetnici” (Housekeeping for beginners), del regista macedone-australiano Goran Stolevski.

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