Diocesi: mons. Ciollaro (Cerignola), “l’impegno degli onesti sembrano oscurati da tante cose che succedono”

“E tu, Cerignola, non ti avvilire se l’operosità di tante persone e l’impegno degli onesti sembrano oscurati da tante cose che succedono. La scena surreale, ripresa dalle telecamere di sicurezza poche settimane fa, del parchimetro abbattuto, sradicato e caricato in auto, non sono e non devono essere la fotografia della nostra città. Chi lavora onestamente, chi governa cercando il bene comune, chi tutela l’ordine pubblico, chi dimostra senso civico, chi dona il suo tempo nel volontariato e chi si sforza di essere religioso in maniera coerente si sentano sempre sostenuti dallo sguardo materno di Maria Ss. di Ripalta”. Lo ha detto mons. Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, nell’omelia in occasione del solenne pontificale in onore della Madonna di Ripalta. “E proprio a onore di Maria e a nostro conforto, vorrei richiamare ciò che abbiamo vissuto l’altra sera qui in Duomo. Fra i tanti ragazzi e giovani che hanno partecipato alle attività estive nelle parrocchie di Cerignola, un gruppo ben motivato è partito per Lisbona e si è unito alla pacifica folla cosmopolita della Gmg, la Giornata mondiale della gioventù intorno al Papa”, ha aggiunto. Ricordando che “non era un viaggio turistico, anzi non sono mancati aspetti faticosi e scomodi, previsti e imprevisti”, mons. Ciollaro ha sottolineato come “i nostri ragazzi sono tornati entusiasti, allegri come è giusto alla loro età, ma anche commossi per certi momenti toccanti che hanno vissuto”. “L’altra sera erano qui, hanno raccontato la loro esperienza agli altri giovani che erano in Duomo e insieme si sono rivolti alla Madonna di Ripalta con la preghiera così cara al nostro popolo. Per la comunità cristiana e per la nostra città, non sono motivo di speranza questi ragazzi?”, ha chiesto il vescovo.
Infine, l’invocazione: “E tu, Cerignola”, così bistrattata nelle cronache italiane, non sei davvero solo quello che raccontano gli organi di informazione. Hai le tue ferite e i tuoi guai, ma hai anche tante risorse e positività. Soprattutto, hai una Madre, che dall’alta ripa dell’Ofanto e da questa sacra Icona continua a infonderti fiducia e rinnovato desiderio di progredire nel bene”.

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