Sviluppo sostenibile: Timmermans (Commissione Ue), “non abbiamo alternative alle energie rinnovabili, dobbiamo accelerare il processo di transizione”

“Non abbiamo alternative alle energie rinnovabili e, come previsto dal Green New Deal, dobbiamo accelerare il processo di transizione. Sul tema ci sono dei segnali positivi, per esempio lo scorso anno le installazioni del fotovoltaico sono aumentate del 40%. Ma c’è ancora una parte dell’Europa che si oppone a questa trasformazione, che intende rallentarla”: lo ha dichiarato, in un collegamento in diretta da Taranto, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans, intervenendo alla seconda parte dell’incontro “Crisi geopolitiche, multilateralismo, aiuto allo sviluppo: quali scenari futuri?”, organizzato dal Gruppo di lavoro sul Goal 17 (Partnership per gli Obiettivi) dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) insieme al Progetto “Generazione cooperazione” finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, nella giornata di apertura della terza tappa del Festival dello sviluppo sostenibile 2023, svoltasi presso Palazzo Reale a Milano.
“La politica ambientale non dovrebbe essere di destra o di sinistra perché con la crisi climatica rischiamo di perdere tutti. L’Unione europea sul tema gioca un ruolo cruciale, anche all’interno delle Conferenze sul clima, un luogo dove il multilateralismo ancora funziona. Negli ultimi anni abbiamo preso diverse decisioni che in pochi si aspettavano, come la messa al bando delle auto inquinanti al 2035 e il RepowerEu. Oggi 600 milioni di africani non hanno accesso all’elettricità. C’è un’opportunità enorme per l’Ue di far parte dello sviluppo dell’Africa, ma dobbiamo condividere il nostro know how tecnologico”, ha aggiunto Timmermans.
“Con il Green Deal l’Europa è il primo continente impegnato a ridurre gli impatti del cambiamento climatico che minaccia di avere effetti devastanti sull’uomo e su tutti gli esseri viventi – ha affermato la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson –. Il nostro Piano intende trasformare l’Europa in un sistema più efficiente e in una economia più competitiva. L’aggressione all’Ucraina ha determinato uno scossone nel mercato dell’energia: dobbiamo passare da una situazione di emergenza al mettere in campo risposte di medio termine, recuperando maggiore efficienza energetica. Intendiamo promuovere il risparmio e far crescere nel mix energetico attualmente utilizzato, composto da gas e da fonti fossili, la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili, sino ad arrivare al 45% del totale entro il 2030. L’Unione europea sta lavorando con i suoi partner per realizzare la decarbonizzazione perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per questo ha mobilitato risorse finanziarie importanti per le energie rinnovabili, per l’efficienza energetica e per la transizione verso energie pulite”.

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