Disturbi alimentari: Osp. Bambino Gesù, in due anni raddoppiati accessi. Esordio anche a 8 anni. Domani documentario e diretta Facebook con le famiglie

Sono raddoppiati negli ultimi due anni (2021-2022) gli accessi per disturbi del comportamento alimentare al pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Aumentati di oltre il 50% anche i ricoveri, passati dai 180 casi pre-pandemia (2019) a quasi 300 casi nell’ultimo anno. Alla vigilia della giornata nazionale del Fiocchetto lilla, l’Ospedale della Santa Sede rende noti i dati preoccupanti di un fenomeno – i disturbi del comportamento alimentare (Dca) – che coinvolge in Italia circa 3 milioni di persone e rappresenta nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la seconda causa di morte per le ragazze nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni. E l’esordio è sempre più precoce: anche a 8/9 anni. Per la loro complessità, si tratta di disturbi che richiedono la maggiore collaborazione possibile tra figure professionali con differenti specializzazioni (psichiatri, pediatri, psicologi, dietisti, specialisti in medicina interna etc.). I disturbi alimentari nell’ambito delle patologie psichiatriche presentano il più alto indice di mortalità, in particolare, nel caso dell’anoressia nervosa. Negli ultimi 2 anni (2021-2022) gli accessi al pronto soccorso del Bambino Gesù legati ai disturbi del comportamento alimentare sono raddoppiati (+96,8%) rispetto al biennio precedente (2019-2020), passando da 463 a 911. I ricoveri ordinari sono invece passati dai 362 del 2019-2020 ai 565 del 2021-2022 (+56%). In aumento anche i day hospital che sono infine passati da 1.062 a 1320 (+24.3%). L’andamento è confermato anche dal confronto tra i dati del 2019 (l’ultimo prima del Covid) con quelli del 2022, in cui gli accessi al pronto sono passati da 214 a 443 (+107,1%), i ricoveri da 180 a 279 (+55%) e i day hospital da 607 a 669 (+10,2%). Un trend che conferma l’aumento del disagio giovanile durante gli anni della pandemia. “Il lockdown prima e le restrizioni della socialità dopo hanno fatto da detonatore”, spiega Valeria Zanna, responsabile di anoressia e disturbi alimentari del Bambino Gesù, “ma molte di queste ragazze e di questi ragazzi erano già allenati a mangiare di nascosto, a vomitare di nascosto, a vivere di nascosto”.
Domani mattina alle 11 sarà presentato presso la sede del Gianicolo del Bambino Gesù il documentario “Vite sottili”, prodotto da Garbo Produzioni per Warner Bros. Discovery, che racconta le storie di tre ragazze tra i 14 e i 18 anni e dei loro genitori, all’interno del Bambino Gesù. Presenti Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale, Maite Carpio, presidente della Garbo Produzioni e regista del documentario, e la dottoressa Zanna. “Vite sottili” sarà trasmesso in prima tv su Real Time alle ore 22.40. Sempre domani, a partire dalle 14.30, diretta social sulla pagina Facebook dell’Ospedale sui disturbi del comportamento alimentare, con i medici che potranno rispondere alle domande delle famiglie.

 

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