Famiglie e futuro: Esdebitami Retake e Nomisma, “solo il 13% degli italiani guarda con ottimismo al 2024. Generazione Z più fiduciosa”

Il 2023 è stato senz’altro un anno complesso per le famiglie italiane, incastrate tra la morsa dell’inflazione e salari che non consentono di far fronte facilmente a tutte le spese. Secondo l’indagine realizzata da Esdebitami Retake in collaborazione con Nomisma l’aumento generale dei costi ha portato l’88% delle famiglie ad adottare strategie prudenziali e di risparmio.
Alcuni fattori come famiglia (86%), salute (81%) e amicizia (75%) sono quelli che più di ogni altro rendono gli italiani soddisfatti di se stessi; ma quando si pensa al futuro, o al lavoro, o più in generale alla condizione economica familiare, a prevalere è una scarsa fiducia. Il 19% degli intervistati prevede un peggioramento del livello di soddisfazione nei confronti della vita in generale, mentre il 63% ritiene che la sua situazione rimarrà la stessa. Solo il 13% degli italiani è convinto che il prossimo anno assisterà ad un miglioramento della propria situazione finanziaria, mentre il 29% ritiene che questa peggiorerà un po’ o addirittura nettamente (per il 6% degli intervistati).
Anche sul fronte dei consumi appare inevitabile per molti una variazione dei comportamenti di spesa. Rispetto a un anno fa il 37% delle famiglie dichiara di aver tagliato le spese per il tempo libero, il 36% per le attività culturali e il 21% per quelle sportive. Una famiglia su 3 è pronta a ridurre le spese complessive per far quadrare i conti. A fronte di una spesa imprevista di 5.000 euro, soltanto il 17% degli intervistati si dichiara pronto a gestirla senza nessuna difficoltà, mentre il 21% non saprebbe proprio come fare.
“Le emergenze economiche che hanno caratterizzato il 2023 non consentono agli italiani di guardare con eccessiva fiducia al prossimo futuro – afferma Luigi Ursino, presidente di Esdebitami Retake -. La perdita di capacità di spesa sta intaccando sempre di più i patrimoni delle famiglie, soprattutto quelle che si trovano a gestire dei finanziamenti o la rata del mutuo che, con il rialzo dei tassi, per alcuni segmenti di popolazione è arrivata a pesare fino al 60% sul reddito mensile di molte famiglie. Per evitare situazioni di sovraindebitamento è importante attivare percorsi efficaci di educazione finanziaria che aiutino le famiglie nella gestione consapevole delle loro risorse”.
L’indagine promossa da Esdebitami Retake ha mappato anche le aspettative sul futuro della Generazione Z (target 18-25 anni) che, malgrado la situazione contingente, appare più ottimista della media: il 73% degli intervistati si dichiara infatti molto soddisfatto della sua vita e, guardando al 2024, quasi 2 giovani su 3 pensano che la propria vita migliorerà. Per 1 ragazzo su 2 l’obiettivo principale per il futuro è viaggiare ed esplorare il mondo, seguito dalla possibilità di avere un lavoro stabile (38%) e avere buone relazioni con gli altri (37%).
Guardando al futuro, a preoccupare di più i ragazzi appartenenti a questa generazione è il cambiamento climatico (39%), seguito dalla salute e dal benessere psicologico (25%), la difficoltà nel trovare o mantenere un lavoro (25%) e la difficoltà economica personale o familiare (25%).

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