Argentina: presidente Milei dopo il giuramento partecipa a preghiera interreligiosa. L’arcivescovo García Cuerva: “Sempre possibile rinascere se lo facciamo insieme”

Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, dopo il suo insediamento e giuramento, ha percorso a piedi i pochi metri che separano la “Casa Rosada” dalla cattedrale metropolitana, partecipando alla preghiera interreligiosa presieduta dall’arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina, mons. Jorge García Cuerva, che ha chiesto l’intercessione dello spirito di Dio “per benedire e illuminare la nostra patria argentina, il popolo e il governo che oggi inizia la sua amministrazione”. L’arcivescovo ha proseguito: “Il nostro Paese è la nostra casa. Siamo consapevoli che la nostra patria ha sofferto e soffre molte tempeste; soffre torrenti di esclusione, di dignità calpestate, di inflazione, di crepe, di interessi meschini, di disincanto e di sogni infranti. Per questo oggi tocca a noi ricordare, rafforzare e valorizzare le basi che ci hanno permesso di mantenere viva la speranza nei momenti più amari, perché è sempre possibile rinascere se lo facciamo insieme”. Mons. García Cuerva ha aggiunto che “è necessario imparare a ritrovarsi e a riconoscere che siamo una comunità; lasciare da parte i personalismi e generare consenso e accordi che permettano alla creatività e all’audacia di aprire nuove strade”, e ha avvertito: “Ci sono molti nostri fratelli e sorelle ai margini della strada che vogliono essere parte viva di questa costruzione”. Certamente, “ci saranno tempeste inaspettate, come lo è stata, ad esempio, la pandemia di Covid, le cui conseguenze ci addolorano ancora oggi, ma dobbiamo metterci in guardia dalle tempeste che noi stessi possiamo creare, e con le quali possiamo scuotere la nostra casa, il nostro amato Paese: le tempeste dell’intolleranza, del sentirsi padroni della verità, dell’opportunismo politico, dei messaggi di disperazione e di panico, della convinzione che “’tanto peggio è tanto meglio’”. E ha concluso: “Oggi è rivoluzionario sostenersi nella speranza e creare opportunità; per questo invochiamo lo Spirito Santo, la forza e l’amore di Dio, perché ci aiuti a forgiare le fondamenta del Paese, e così, insieme, costruire la nostra casa, la nostra amata Argentina”. Milei era accompagnato dalla vicepresidente, Victoria Villarruel, e da gran parte del suo nuovo Governo. All’arrivo è stato ricevuto dal rettore della cattedrale padre, Alejandro Russo, e poi da mons. García Cuerva. Erano presenti, oltre ai vescovi ausiliari di Buenos Aires, il presidente della Conferenza episcopale argentina, mons. Oscar Ojea, il nunzio apostolico, mons. Miroslaw Adamczyk, e l’inviato papale, l’arcivescovo Alberto Ortega Martín.

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