Agricoltura: Mattarella, “se l’Italia è il Paese delle cento città, nasce dalle mille campagne”

“Se l’Italia è il Paese delle cento città, nasce dalle mille campagne”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea generale di Confagricoltura.
Il nostro – ha osservato il Capo dello Stato – “è il Paese delle mille produzioni, a sottolineare quanto l’Italia sia debitrice all’opera di coltivazione e bonifica, iniziata, proprio nel Medioevo – dei tempi che Grossi studiava –, con l’opera promossa dagli ordini religiosi, e va ricordata l’esperienza dei Cistercensi e delle loro Grange”. “Attività – ha proseguito – che non si è mai arrestata, tanto che la nascita della Repubblica e il varo della sua Costituzione hanno prodotto – sulla via dell’attuazione delle norme della Costituzione stessa – una serie imponente di riforme agrarie che hanno portato alla trasformazione sociale dell’Italia, protagonista, fra gli altri, un esponente politico, esperto del mondo agricolo – Antonio Segni – che sarebbe assurto, poi, alla Presidenza della Repubblica”. “L’esercizio di una responsabilità sociale e ambientale riguarda in larga misura il sistema agricolo”, ha aggiunto Mattarella, ricordando che “oltre 10 milioni di italiani vivono in aree rurali. La superficie agricola utilizzata vale il 40% di quella totale del nostro Paese”. “La Repubblica non può che incoraggiare l’esercizio di questa responsabilità di ‘cura della terra’, cogliendo l’occasione di farne una nuova fase di progresso”. “Nulla come l’impresa agricola – ha evidenziato – richiama e attua il secondo comma dell’art. 41 sulla finalità sociale e ambientale dell’attività d’impresa”.

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