Spreco alimentare: Banco Alimentare, 139mila tonnellate di eccedenze donate da grandi e medie imprese dell’industria della trasformazione in Italia

(Foto FBA)

Sono 139.000 tonnellate le eccedenze donate in un anno da grandi e medie imprese dell’industria italiana della trasformazione. Pasta e prodotti da forno guidano la classifica delle categorie di prodotto maggiormente disponibili e si è evidenziata una correlazione positiva tra donazione di eccedenze ed economia circolare. Sono alcuni dei risultati emersi nell’indagine promossa da Fondazione Banco Alimentare e realizzata dal Food Sustainability Lab della School of Management del Politecnico di Milano, con un’integrazione a cura di Fondazione per la Sussidiarietà, che ha usato i dati raccolti per un’indagine statistica su alcuni aspetti legati al tema della donazione. L’indagine sarà presentata oggi a Milano in occasione del convegno annuale The Reunion di Fondazione Banco Alimentare, a cui parteciperanno, tra gli altri, Paola Garrone, professoressa di Business and Industrial Economics e responsabile scientifico del Food Sustainability Lab della School of Management del Politecnico di Milano, Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, e con videomessaggio Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, e Lucia Albano, sottosegretario ministero dell’Economia e delle Finanze. Ogni giorno Banco Alimentare è impegnato a intercettare cibo ancora buono perché non vada sprecato, costruendo relazioni con i soggetti della filiera agroalimentare da un lato e quelli istituzionali dall’altro. In tutta Italia sono 7.600 le organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà. A loro Banco Alimentare ha fatto arrivare nel 2022 oltre 110.000 tonnellate di alimenti, parte salvate dallo spreco, parte derivate da programmi nazionale ed Europeo di aiuto alimentare per la distribuzione gratuita agli indigenti. “Per la prima volta abbiamo a disposizione una ricerca che spacchetta i settori produttivi e possiamo porre le premesse per un lavoro concreto e diversificato per comparto, poiché offre informazioni e dati utili sul tema delle eccedenze, del recupero e della donazione”, commenta Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare. “Dalla ricerca, infatti, emerge chiaramente come la donazione a scopo sociale sia il volano di strategie di prevenzione dello spreco e le due attività risultano essere complementari nel raggiungimento dello stesso obiettivo, a vantaggio dell’ambiente e delle persone in difficoltà”. La ricerca ha coinvolto 1.812 imprese, pari a poco più del 22% delle 8.197 imprese dell’industria con più di 9 addetti, suddivise in tre classi dimensionali: 72,6% piccole (da 10 a 49 dipendenti), 19,8% medie (da 50 a 249 dipendenti) e 4% grandi (da 250 dipendenti).

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