Istituto universitario europeo: l’“ex festa di Natale” deve perdere il riferimento cristiano. Cercasi nuovo nome per il 25 dicembre

(Foto EUI)

Al prestigioso Istituto universitario europeo di Fiesole (Eui), il presidente ha deciso che – per ottemperare con gli obblighi del “Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui” – “l’ex festa ‘Natale’ verrà rinominata, per eliminare il riferimento cristiano”, si legge in una corrispondenza interna di cui il Sir è venuto a conoscenza. Le regole per l’uguaglianza etnica nell’Eui prevedono infatti che se da un lato le feste religiose vanno inserite nel calendario, dall’altro il linguaggio con cui le si comunica deve essere “inclusivo”. Quindi ora si accettano proposte su come rinominare il Natale (per il cui festeggiamento però “gli aspetti tradizionali e folcloristici possono rimanere parte dell’evento”). Una proposta circolata è “Festa d’Inverno”, ma ora si chiedono altre proposte. All’interno dell’Istituto universitario non mancano le perplessità e c’è chi ritiene che Natale sia un nome legato alla cultura dell’Italia, alle comuni radici, ovvero una festa che va “oltre la religione”. Partenza in salita, in questo 2023, per tutti i Babbi Natale del mondo, ma soprattutto per chi il Natale, quello autentico, lo celebra perché crede che un Dio sia nato per tutti.

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