Operatore Croce rossa aggredito a Viterbo: Pastorale salute diocesana, “solidarietà e dispiacere, ferita per tutta la comunità”

“Apprendiamo dell’ennesima espressione aggressiva nei riguardi dei soccorritori. L’espressione è da esecrare. Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro dispiacere che corre su due piani: ‘il dolore fisico e morale dell’aggredito in quanto persona e quello della ferita che colpisce la comunità tutta”’. Si apre così il messaggio di solidarietà dell’Ufficio di pastorale della salute della diocesi di Viterbo, a firma del direttore Maria Paola Angelini, inviato al presidente della Croce rossa viterbese, Marco Sbocchia.
“Sorvoliamo le molteplici cause che incidono sull’anima dello stato sociale che ha accompagnato, che accompagna e accompagnerà i nostri giorni – prosegue Angelini –. Da cittadini prima di tutto e attenti accoglienti osservatori non si può fare a meno di richiamare l’attenzione sull’aggressore, sul suo malessere manifesto. Solitamente viene sempre riportato il fatto, ma non ci si cala dentro le pieghe dello stesso. Forse l’accaduto è l’occasione per soffermarci oltre il vedere e a fondare nel guardare”.
“Ho vissuto tanta accoglienza anche nel nostro pronto soccorso e ora, qualche volta, mi sono trovata a viverlo come accompagnatrice di pazienti. Forse – conclude la responsabile dell’Ufficio diocesano – è il caso veramente di unire menti e cuore, diverse esperienze per ricostruire; vi giunga il nostro conforto”.

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