Diocesi: mons. Migliavacca (vescovo eletto Arezzo), “un augurio di pace a tutta la Chiesa, fatta di volti, storie, incontri, percorsi. Già vi porto nel cuore”

“Grazia a voi e pace da Dio Padre Nostro e dal Signore Gesù Cristo”. Inizia citando le parole di san Paolo nella sua lettera ai Corinzi il messaggio che mons. Andrea Migliavacca ha inviato alla comunità diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dopo l’annuncio che Papa Francesco lo ha nominato vescovo di questa Chiesa locale.
“Pace a te vescovo Riccardo che iniziavi il tuo ministero di vescovo in questa diocesi il 13 settembre 2009 per servirla con dedizione, passione e intelligenza”, ha scritto Migliavacca: “Grazie per le tue cordiali parole di accoglienza che subito mi hai rivolto alla notizia della mia nomina e un augurio di reciproca fraternità”. “Non posso non rivolgere un affettuoso e grato pensiero anche al vescovo cardinale Gualtiero Bassetti che di questa Chiesa è stato generoso pastore”, ha proseguito il vescovo eletto che poi ha rivolto “il mio pensiero di gratitudine a Papa Francesco per la fiducia accordatami”. E ancora: “Pace a te Chiesa che è in Arezzo, Cortona e Sansepolcro. Iniziamo l’avventura di una reciproca conoscenza. Rivolgo questo augurio di pace a tutta la Chiesa, fatta di volti, storie, incontri, percorsi…”.
A tutti l’assicurazione che “ci conosceremo e potremo scoprire di essere tutti insieme il popolo di Dio in cammino”. “Ci guida la stella polare della Parola di Dio, il faro che è il Concilio Vaticano II, la bussola che possiamo ritrovare nella esperienza del Sinodo che avete celebrato e che prosegue nel cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia”, aggiunge mons. Migliavacca che poi ha esteso “l’augurio di pace e il mio cordiale saluto anche a tutte le autorità e le Istituzioni civili e militari”. Un pensiero poi per la Chiesa che è in San Miniato e che “mi hai accolto e custodito con grande affetto. Vi porto tutti nel cuore, in una amicizia e in una comunione che non vengono meno. Essa celebra quest’anno i suoi 400 anni di vita e sono lieto di poter accompagnare ancora per un tratto di strada questa storia di Chiesa”. Ai “fedeli e amici” della Chiesa di cui diverrà guida, il vescovo chiede “l’augurio di pace anche per me e per il mio ministero in mezzo a voi; vi chiedo di benedirmi, di accogliermi nella semplicità e nella cordialità della amicizia. E domando anche la vostra preghiera che mi accompagni e prepari i passi che ci separano dall’inizio del mio ministero tra di voi nella data che verrà quanto prima comunicata”. “Tutti – conclude – già vi porto nel cuore e nella preghiera, vi benedico, affidandomi ai santi patroni san Giovanni apostolo ed evangelista, san Donato e santa Margherita da Cortona, insieme anche alla custodia dei santi Francesco d’Assisi e Chiara e della Beata Vergine Maria Addolorata di cui celebriamo oggi la memoria liturgica”.

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