Papa Francesco: alla Confindustria, “migrante usato, senza diritti, è un’ingiustizia grande”, “no” ad “ogni forma di sfruttamento e di negligenza nella sicurezza”

“Un migrante va accolto, accompagnato, sostenuto e integrato, e un modo di integrarlo è il lavoro. Ma se è semplicemente usato, senza diritti, è un’ingiustizia grande, fa male al proprio Paese”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, che nel discorso rivolto ai partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria, in Aula Paolo VI, ha affrontato anche il tema dei migranti. “L’Italia ha una forte vocazione comunitaria e territoriale”, ha ricordato Francesco: “il lavoro è stato sempre considerato all’interno di un patto sociale più ampio, dove l’impresa è parte integrante della comunità. Il territorio vive dell’impresa e l’impresa trae linfa dalle risorse di prossimità, contribuendo in modo sostanziale al benessere dei luoghi in cui è collocata”. A questo proposito, il Papa ha sottolineato “il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell’immigrazione, favorendo l’integrazione costruttiva e valorizzando capacità indispensabili per la sopravvivenza dell’impresa nell’attuale contesto”. Nello stesso tempo, però, “occorre ribadire con forza il ‘no’ ad ogni forma di sfruttamento delle persone e di negligenza nella loro sicurezza”, il monito di Francesco.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori