Terra Santa: Custodia, a Beit Sahour inaugurato nuovo centro accoglienza pellegrini

Beit Sahour (foto Custodia)

È stato inaugurato nei giorni scorsi, nell’area del santuario del Campo dei Pastori a Beit Sahour, vicino a Betlemme, il nuovo centro d’accoglienza dei visitatori (Pilgrim Center). Nella stessa occasione, sono state benedette le fondamenta della cappella San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova, anche chiamata “Cappella Palestina”. Ad inaugurare la struttura il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, accompagnato dal promotore del progetto, padre Marcelo Ariel Cichinelli, dal vicario di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas, dal presidente della Franciscan Holy Land Foundation, padre Peter Vasko, e dal superiore locale di Campo dei Pastori, padre José Maria Falo Espés. Alla cerimonia era presente il ministro del Turismo e delle Antichità dell’Autorità nazionale palestinese, Rula Maay’ah, e un esponente della famiglia betlemita che ha finanziato la costruzione della Cappella Palestina, Nayef Gaby Mauge. Quest’ultimo è intervenuto a nome del cugino, Kamal Anton Issa Hazboun, che, riferisce la Custodia di Terra Santa, nel solco di una tradizione familiare risalente agli inizi del secolo scorso, ha fatto dono alla sua terra di un luogo di culto da condividere con i suoi concittadini palestinesi e con le prossime generazioni di fedeli, locali e stranieri. Padre Patton ha espresso soddisfazione per lo sviluppo che il santuario sta attraversando e per l’importanza che questo rappresenta per la Custodia nell’accoglienza dei pellegrini. Da parte sua il ministro del Turismo ha sottolineato l’impatto positivo che la nuova struttura avrà per il territorio, in termini di occupazione e di prospettive di crescita del turismo religioso in Palestina.

Beit Sahour, (Foto Custodia)

La Cappella Palestina è dedicata ai santi Francesco d’Assisi ed Antonio di Padova ed è stata donata dalla famiglia Hazboun di Betlemme. Prima del rito di benedizione delle fondamenta, all’interno di un incavo pavimentale è stato deposto un involucro contenente delle monete di vario conio, una croce, la regola francescana, il discorso scritto del custode e un foglio con le firme dei presenti. Il gesto simbolico ha inteso rappresentare una testimonianza per i posteri in caso di futuri scavi archeologici. L’estensione e l’aggiornamento del sito con nuovi edifici e cappelle si sono resi necessari, spiegano dalla Custodia, a causa delle difficoltà a ricevere un sempre maggior numero di fedeli presso le preesistenti strutture di accoglienza e a quelle destinate alle celebrazioni liturgiche dei pellegrini, la cui richiesta di spazi adibiti alla fruizione di grandi eventi, quali le messe durante le feste di Natale, si è rivelata via via con gli anni sempre più urgente. Il progetto prevede la riqualificazione dell’area del convento di Campo dei Pastori attraverso il restauro dell’area archeologica e la realizzazione, in più fasi, di dieci cappelle nazionali – cinque superiori e cinque inferiori -, una sacrestia e un’area di accoglienza e ristoro per i pellegrini.

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