Papa Francesco: al Regina Caeli, “davanti a una vita che ha perso un po’ il senso, ripartire con Gesù”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Può succedere anche a noi, per stanchezza, delusione, magari per pigrizia, di scordarci del Signore e di trascurare le grandi scelte che abbiamo fatto, per accontentarci di qualcos’altro”. Lo ha detto Papa Francesco, ieri, durante il Regina Caeli, affacciandosi dalla finestra della biblioteca del Palazzo apostolico vaticano. Il Pontefice ha commentato il Vangelo della Liturgia domenicale (Gv 21,1-19), che racconta la terza apparizione di Gesù risorto agli apostoli. “Ad esempio, non si dedica tempo a parlarsi in famiglia, preferendo i passatempi personali – ha aggiunto –; si dimentica la preghiera, lasciandosi prendere dai propri bisogni; si trascura la carità, con la scusa delle urgenze quotidiane. Ma, così facendo, ci si ritrova delusi: era proprio la delusione che aveva Pietro, con le reti vuote, come lui. È una strada che ti porta indietro e non ti soddisfa”.
Dalle parole del Papa un incoraggiamento ai fedeli: “Quando nella vita abbiamo le reti vuote, non è tempo di piangerci addosso, di svagarci, di tornare a vecchi passatempi. È tempo di ripartire con Gesù, è tempo di trovare il coraggio di ricominciare, è tempo di riprendere il largo con Gesù. Tre verbi: ripartire, ricominciare, riprendere il largo. Sempre, davanti a una delusione, o a una vita che ha perso un po’ il senso riparti con Gesù, ricomincia, riprendi il largo! Lui ti sta aspettando. E pensa solo a te, a me, a ognuno di noi”.
La riflessione del Papa si è poi incentrata su una considerazione: “Oggi Cristo risorto ci invita a uno slancio nuovo, tutti, ognuno di noi, ci invita a tuffarci nel bene senza la paura di perdere qualcosa, senza calcolare troppo, senza aspettare che comincino gli altri. Perché? Non aspettare gli altri, perché per andare incontro a Gesù bisogna sbilanciarsi. Bisogna sbilanciarsi con coraggio, riprendere, e riprendere sbilanciandosi, rischiare”. Quindi, l’invito a chiedersi: “Sono capace di qualche scatto di generosità, oppure freno gli slanci del cuore e mi chiudo nell’abitudine, o nella paura? Buttarsi, tuffarsi. Questa è la parola di oggi di Gesù”, ha concluso il Pontefice.

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