Covid-19 e migranti: Cnb, “pianificare stabilmente strategia vaccinale con specifica attenzione ai fragili, assicurare medici formati e mediatori culturali”

Pianificare “stabilmente una strategia vaccinale anti Covid-19 mirata per i gruppi particolarmente vulnerabili, con riferimento ai migranti, per garantire loro una opportunità per la protezione della loro salute e nell’obiettivo di tutelare la salute pubblica sulla base dei principi etici e costituzionali di uguaglianza e non discriminazione, giustizia ed equità”. È la prima raccomandazione contenuta nel parere del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), approvato all’unanimità dei presenti nel corso della Plenaria dello scorso 19 aprile e pubblicato oggi sulla pagina del sito web. Il 19 aprile il Cnb ha affrontato “il tema delle vaccinazioni anti Covid-19 con specifico riferimento ai migranti, che includono persone senza permesso di soggiorno, richiedenti asilo, rifugiati, profughi, beneficiari di protezione umanitaria e temporanea, minori stranieri non accompagnati. Si tratta di gruppi di persone particolarmente vulnerabili per le condizioni socio-economiche e culturali in cui vivono”, si legge in un comunicato che sottolinea come questa vulnerabilità sia resa ancora “ancora più drammatico a seguito della guerra in Ucraina e dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese, in particolare con riferimento ad anziani, donne e minori”.
Il Cnb raccomanda inoltre “una specifica attenzione nell’accoglienza degli anziani, delle donne, dei bambini non accompagnati, dei nuclei familiari monoparentali, così da proteggere la loro salute in una fase drammatica della loro vita e di tutelare al contempo la salute pubblica – prosegue il comunicato –; che, in particolare nelle attività correlate alla somministrazione dei vaccini anti Sars-CoV2, a partire dai 5 anni, venga assicurata l’assistenza di medici adeguatamente formati, insieme a traduttori e mediatori culturali al fine di garantire un consenso informato e tutelare i diritti e le libertà fondamentali dei migranti e facilitare il raggiungimento dei risultati di copertura vaccinale programmati; che vengano valorizzate le iniziative pubbliche e private di produzione di materiale documentale nelle diverse lingue in special modo concernenti la protezione della salute individuale e collettiva attraverso lo strumento delle vaccinazioni”.

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