Ucraina: la Russia fa la guerra anche con le fake news. Un rapporto di EUstratcom, task force del Servizio di azione esterna Ue

I media pro Cremlino continuano a diffondere fake news sulla guerra in Ucraina. È quanto emerge dalla newsletter di EUstratcom, la task force del Servizio di azione esterna dell’Ue (Seae) contro la disinformazione. La nozione di “liberazione” dai nazifascisti sta sempre più dominando le narrazioni di disinformazione che circondano l’Ucraina. Eppure, “è in netto contrasto con la realtà di assediare le città e bombardare indiscriminatamente i civili”, sottolinea EUstratcom. Ma siti russi di fake news sostengono che “presunti nazisti e nazionalisti ucraini sono da biasimare perché si nascondono tra i civili e bombardano la loro stessa gente”. Media pro Cremlino sostengono poi che la Russia abbia “raggiunto gli obiettivi” prefissati nella prima fase dell’invasione per concentrarsi ora sulla “liberazione delle autoproclamate entità separatiste dell’Ucraina orientale dal giogo di Kiev”. Continua anche la censura da parte delle autorità russe che hanno definito Meta come una “organizzazione estremista” e quindi hanno vietato l’uso di Facebook e Instagram in Russia.
Eppure, “il ministero degli Esteri russo continua a usare liberamente Facebook per diffondere falsità e disinformazione, tentando anche di screditare i fact-checker”, afferma EUstratcom. Inoltre, siti russi sostengono che l’aumento dei prezzi del gas e la mancanza di alcuni alimenti siano conseguenze delle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, mentre, in realtà, sono la conseguenza della guerra russa all’Ucraina. Il giornale la Novaya Gazeta è stato costretto a sospendere le sue operazioni, dopo aver ricevuto un secondo avvertimento dal regolatore statale russo dei media per non essersi identificato come “attore straniero”. Infine, anche alcuni cartoni animati per bambini sono stati censurati.

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