Tutela Ambiente e Costituzione: Petrini (Slow Food), “importante passo avanti della politica” ma “il ruolo dei cittadini è indispensabile”

La tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi italiani, diventata da alcune settimane, grazie all’approvazione da parte della Camera della proposta di legge costituzionale, un principio fondamentale del nostro Paese è “un passo importante della nostra classe politica nel dimostrare a tutti gli italiani che la nostra Costituzione è un documento capace di evolvere conformemente al periodo storico in cui si vive”. Così Carlin Petrini, gastronomo e fondatore del movimento internazionale Slow food, nel numero di aprile del mensile Vita Pastorale (Gruppo Editoriale San Paolo). E’ “necessario tutelare la biodiversità in cui tutti noi siamo costantemente immersi, usufruendo di elementi socio-culturali in grado di coltivarla, custodirla e valorizzarla nel migliore dei modi” per garantire “un futuro alle nuove generazioni”. Con la modifica dell’articolo 41, prosegue Petrini, “si dispone che l’iniziativa economica privata non può essere dannosa verso la sicurezza, la libertà, la dignità umana e anche nei confronti della salute e dell’ambiente. Una prima denuncia nei confronti di quelle realtà economiche che, accecate dalla logica del profitto, tendono a fregiarsi di una menzognera e ingannevole sostenibilità, pur assumendo, senza alcuno scrupolo, comportamenti lesivi nei confronti della salute del nostro Pianeta”. Ma in tutto questo “il ruolo dei cittadini risulta indispensabile. Nel prossimo futuro – afferma Petrini – sarà necessario sviluppare un senso critico e una consapevolezza al momento dell’acquisto tale per cui qualsiasi tipo di ‘bla bla bla’ non verrà considerato; anzi smascherato e incriminato”.
Del resto, l’articolo 1 “ci dice che ‘la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Un concetto di enorme portata, che valorizza ulteriormente quanto deliberato lo scorso 8 febbraio. Senza una cittadinanza attiva, propositiva e consapevole, nessuna Costituzione è altro che un bel manifesto di intenti senza corpo”. Tutti, conclude, “dovremmo conoscerla, amarla e difenderla. Ma, soprattutto, provare a praticarla”.

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