Sangue: Avis, in Toscana almeno mille malati a rischio. L’appello a donatori e istituzioni

Avis Toscana si unisce all’appello a donare lanciato dalle associazioni dei pazienti curati con emazie concentrate e plasmaderivati. Il Centro Nazionale Sangue – Istituto Superiore di Sanità ha infatti certificato una contrazione della raccolta di sangue e plasma sull’intero territorio italiano pari al 10% nel primo bimestre 2022, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. In Toscana sono almeno un migliaio i malati che si sottopongono in modo ricorrente a cicli trasfusionali. La denuncia arriva in particolare da Aip OdV (Associazione immunodeficienze primitive), Fondazione Italiana “Leonardo Giambrone” per la Guarigione dalla Thalassemia e Cidp Italia Aps – Associazione italiana dei pazienti di neuropatie disimmuni. Oggi la carenza di plasma, sangue e prodotti derivati, unita alla scarsità di farmaci plasmaderivati, richiede di essere attentamente monitorata. Di scossa da imprimere parla Alessandro Segato, Presidente Aip. “A maggior ragione – sostiene Segato – perché ci stiamo avvicinando all’estate, periodo storicamente poco prolifico per le donazioni. Il momento di accelerare è adesso. Come? Noi abbiamo avanzato alcune proposte strutturali, che vanno dalla richiesta di incremento del personale all’interno delle strutture trasfusionali all’ottimizzazione delle liste di donazione. I donatori devono sapere che il loro, in moltissimi casi, diventa un gesto salvavita. Oggi ci accorgiamo che in troppi lo ignorano, non sanno che fine faccia davvero il loro sangue. Questo non è più ammissibile”. Il dato toscano, osserva ancora Segato, riporta “almeno mille pazienti che necessitano di trasfusioni costanti o di plasmaderivati”. Circa 300/350 gli affetti da immunodeficienze primitive e altrettanti i malati di Talassemia, mentre le neuropatie disimmuni colpiscono una quantità anche potenzialmente superiore di soggetti. In linea con il trend nazionale, anche le donazioni di Avis Toscana hanno riscontrato un calo di circa il 9% rispetto al primo bimestre dello scorso anno. Dati che inducono l’associazione a rilanciare l’appello, non solo ai donatori, ma anche alle istituzioni. “Quando si dona – dichiara la Presidente di Avis Toscana Claudia Firenze – è ai malati che si pensa. La carenza di sangue e dei suoi derivati è sempre una sconfitta per la collettività. Semplicemente dobbiamo sensibilizzare con ogni mezzo possibile donatori, associazioni e istituzioni affinché si mettano in campo tutte le risorse necessarie perché questo non accada”.

 

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