Vaccini: Auser, in Lombardia effettuati 16.958 accompagnamenti per anziani e fragili e impegnati  2.500 volontari

Sono stati fra i primi a vaccinarsi nel febbraio dello scorso anno per poter subito dare una mano: sono i 2.500 volontari che Auser Lombardia ha messo in campo nell’imponente campagna vaccinale approntata contro il Covid. 2.184 sono stati impegnati nel trasporto sociale, per aiutare gli anziani e le persone fragili a raggiungere i siti vaccinali, e 381 erano invece coinvolti come volontari negli Hub vaccinali: all’accoglienza, nella vigilanza, nello smistare le persone, nel dare informazioni. Contribuendo positivamente al regolare svolgimento delle vaccinazioni. Da marzo a dicembre 2021 sono stati effettuati  16.958 trasporti sociali relativi alla campagna vaccinale, per migliaia di chilometri. Dalla prima dose fino ad arrivare alla dose booster  i volontari di Auser Lombardia hanno dato un aiuto prezioso ai tanti anziani del territorio, soli e fragili,  che avevano difficoltà a raggiungere i luoghi dove fare le vaccinazioni. La sede Auser di Voghera da marzo 2021 è stata trasformata in Hub vaccinale, con un accordo con la Asst ed è tuttora funzionante, con l’aggiunta dell’Hub pediatrico. “Sono state accompagnate persone anziane, fragili, sole, non autosufficienti, affette da disabilità; coloro che hanno chiesto aiuto l’hanno ricevuto – sottolineano i responsabili della presidenza regionale Auser Lombardia -. I nostri volontari sono andati a prendere le persone a casa, le hanno portate al centro vaccinale, sono rimasti con loro per tutto il tempo, infine le hanno riaccompagnate a casa. Stimiamo che ogni accompagnamento abbia richiesto circa due ore di tempo. Il sorriso di sollievo e il grazie detto con il cuore sono stati per i volontari la ricompensa migliore”. Le distanze percorse sono state considerevoli: si pensi che solo a Lodi, città che per prima in Italia ha dovuto confrontarsi con il Covid, i volontari Auser hanno percorso 44.520 chilometri. “Nelle nostre 430 sedi situate in tutta la Lombardia abbiamo provveduto a fissare gli appuntamenti online per migliaia di persone e stampato, oppure scaricato sugli smartphone, una quantità incalcolabile di Green Pass. Numerosi sono stati i giovani che ci hanno dato una mano”.

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