Caro bollette e inflazione: Cannella (Don Guanella), “senza l’aiuto dello Stato rischiamo di chiudere”

(Foto: Complesso Don Guanella)

“Senza l’aiuto dello Stato i costi non sono più sostenibili e rischiamo di chiudere”. A lanciare l’allarme in un’intervista al Sir è Francesco Cannella, direttore operativo del complesso Don Guanella di Roma, grande Centro di riabilitazione di 14 ettari immerso nel verde che da oltre 100 anni con le sue quattro case – San Giuseppe, Nazaret, Betania, Emmaus – accoglie giovani e adulti con disabilità mentale dedicandosi alla loro cura, assistenza e riabilitazione in regime residenziale (219 posti letto accreditati per pazienti di sesso maschile) e semiresidenziale (65 posti per uomini e donne, ogni giorno dalle 8:30 alle 16:30). Inoltre, in regime ambulatoriale segue una settantina di bambini e bambine.
“È successo quello che temevamo – prosegue Cannella -. Abbiamo verificato un aumento dei costi energetici almeno del 30%, non sappiamo se destinato ad ulteriori rincari. Rimane il grave problema dell’adeguamento delle rette. Caro bollette più inflazione costituiscono un mix esplosivo”.
Un allarme comune a tutte le 260 strutture socio sanitarie riunite nell’Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), di cui fa parte anche il Don Guanella. Il caro energia sta causando in queste strutture un vero e proprio disastro perché in questi istituti non si può staccare la corrente per risparmiare: qualsiasi apparecchiatura elettromedicale ne ha bisogno per funzionare. “Ci siamo confrontati con gli altri centri e le varie realtà del settore – prosegue Cannella -: sembra quasi che il Governo non tenga in considerazione la nostra particolare realtà che non è né pubblico né profit”. Si tratta infatti di strutture che operano in convenzione con lo Stato, allo stesso modo del servizio pubblico al quale sono equiparate dalla legge istitutiva del Ssn. Ma con caratteristiche diverse. “Noi come Don Guanella – prosegue il direttore operativo – abbiamo un’identità e una vocazione specifica: dedicarsi anima e corpo ai nostri pazienti indipendentemente dalle scelte del Governo. Siamo chiamati a denunciare la situazione, ma la politica dell’opera Don Guanella è rimanere sempre e comunque a fianco degli ultimi”. Il Pnrr ha destinato alla missione Salute oltre 15 miliardi; l’auspicio di Cannella è che “il bene salute”, nonostante la guerra in Ucraina con le sue ricadute, rimanga “prioritario”.

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