Ucraina: appello Comece e Cec a Ue per “soluzione del conflitto basata sul dialogo, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”

Appello “per una soluzione del conflitto basata sul dialogo, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. A lanciarlo è stato una delegazione ecumenica della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese europee (Cec) all’ambasciatore Edita Hrdá, della Repubblica ceca presso l’UE, in un incontro avvenuto lunedì 24 ottobre nell’ambito del consueto scambio sulle priorità della presidenza ceca dell’Ue. Durante l’incontro – si legge in una nota congiunta della Comece e della Cec – la delegazione “ha posto un accento particolare sulle implicazioni umanitarie, geopolitiche e socioeconomiche della guerra in corso in Ucraina, condividendo preoccupazioni e prospettive per la stabilità, la prosperità e la pace nel continente europeo”. I rappresentanti delle chiese cristiane hanno espresso anche il loro “apprezzamento per gli sforzi dei leader europei nel promuovere la coesione nell’attuale difficile momento” ed hanno incoraggiato la presidenza ceca dell’UE a continuare a lavorare per mantenere “l’unità politica e sociale in tutta Europa in solidarietà con tutti coloro che stanno soffrendo a causa della guerra in Ucraina e della sua conseguenze ad ampio raggio”. Le comunità ecclesiali locali sono in prima linea negli sforzi umanitari ed hanno quindi condiviso con l’ambasciatore la loro preoccupazione per la dimensione umanitaria della guerra in Ucraina, in particolare per l’assistenza ai rifugiati in fuga dall’Ucraina e da altre regioni del mondo colpite da gravi crisi. Comece e CEC hanno sottolineato la necessità di “una effettiva solidarietà radicata in un approccio europeo veramente comune, nel pieno rispetto della dignità di ogni persona umana”. Lo scambio con l’ambasciatore Edita Hrdá si è concentrato anche sulle difficoltà socioeconomiche affrontate da molti cittadini dell’UE a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia e dell’aumento generale del costo della vita. “La soluzione del problema – ha affermato la delegazione ecumenica – dovrebbe essere elaborata a livello europeo, con un forte senso di unità e determinazione a sostegno dei più vulnerabili del tessuto sociale ed economico”. Gli incontri con le presidenze del Consiglio dell’UE fanno parte di una lunga tradizione sostenuta dall’articolo 17 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che prevede un dialogo aperto, trasparente e regolare tra l’UE e le Chiese, associazioni o comunità religiose.

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