Papa Francesco: a costruttori edili, “troppi morti sul lavoro, non sono numeri, sono persone”

(Foto Vatican Media/SIR)

”Lo scorso anno i morti sul lavoro sono stati tanti, troppi”. A denunciarlo ancora una volta è stato il Papa, al termine del discorso rivolto ai membri dell’Associazione nazionale costruttori edili, ricevuti oggi in udienza. “Non sono numeri, sono persone”, il monito di Francesco: “Anche i cantieri edili hanno conosciuto tragedie che non possiamo ignorare”. “Purtroppo, se si guarda alla sicurezza dei luoghi di lavoro come a un costo, si parte da un presupposto sbagliato”, ha deplorato il Papa: “La vera ricchezza sono le persone”. “Mi viene in mente quello che accadeva durante la costruzione della torre di Babele”, ha proseguito a braccio: “In quel tempo i mattoni erano difficili da fare, un lavoro enorme, un mattone era non dico una fortuna ma costava. Se cadeva un mattone era una tragedia, e l’operaio che era stato responsabile era punito: se, invece, cadeva un operaio, non succedeva niente. Ci deve far pensare, questo”. “Senza le persone non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia”, il monito di Francesco: “a sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane, che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore”. Per questo, “la legalità va vista come tutela del patrimonio più alto che sono le persone”: “Lavorare in sicurezza permette a tutti di esprimere il meglio di sé guadagnando il pane quotidiano. Più curiamo la dignità del lavoro e più siamo certi che aumenterà la qualità e la bellezza delle opere realizzate”.

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