Coronavirus Covid-19: Miozzo (Protezione civile) a Famiglia cristiana, “la Dad provoca disuguaglianze destinate a restare”

“La Dad procura disuguaglianze destinate a restare e che si riflettono sul futuro della vita”. A fare eco a quanto affermato dal premier Mario Draghi è Agostino Miozzo, 68 anni, medico della Protezione civile e coordinatore del Cts dal febbraio 2020 al marzo 2021, intervistato da Famiglia cristiana. “Il diritto all’istruzione e il diritto alla salute non sono dimensioni differenti dell’esistenza sociale di un ragazzo”, spiega Miozzo: “Se non vai a scuola la tua salute mentale ne soffre e i dati che abbiamo sull’impatto dei mesi di Dad già consumati dall’inizio della pandemia sono devastanti. Le condizioni per garantire i diritti sono semplicemente quelle di considerare la scuola un bene prioritario nella vita sociale, politica ed economica. La scuola non può e non deve più essere la cenerentola del Paese cui si può far pagare ogni prezzo a favore di altri beni o servizi”. “Gli ospedali pediatrici hanno i reparti di malattie infettive pieni e cominciamo a vedere bambini in terapia intensiva a causa del Covid”, fa notare l’esperto: “Questa che due anni fa sembrava essere una malattia che interessava soprattutto gli anziani o, quantomeno, la fascia adulta della popolazione, oggi, con le sue varianti, interessa in modo consistente anche i più giovani e quando colpisce ha effetti decisamente importanti e significativi per la salute dei ragazzi”. “Indipendentemente dal coronavirus, la settima od ottava potenza economica mondiale avrebbe il dovere di investire ben più di quanto ha fatto sino a oggi per avere un sistema scolastico adeguato, sicuro e compatibile con le esigenze della vita sociale del terzo millennio”, l’appello di Miozzo, che si chiede: “Possiamo accettare che i nostri ragazzi passino ore della loro giornata in quelle che le famiglie vorrebbero considerare condizioni protette per i loro figli in edifici non a norma, laddove non vengono garantite le minime condizioni di sicurezza antincendio o di stabilità rispetto al rischio sismico o altro?”.

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