Terremoto Haiti: Caritas, 2.180 morti, distrutti 53mila case e 142 edifici ecclesiastici. Squadra d’emergenza impegnata negli aiuti

Il bilancio dei morti per il terremoto che ha colpito Haiti, a una settimana dal sisma di magnitudo 7,2, supera le 2.180 persone, mentre i feriti ammontano a più di 12.200; senza dimenticare che sono stati distrutti quasi 53.000 case e 142 edifici ecclesiastici, oltre a più di 50 scuole cattoliche devastate.
I numeri sono contenuti nel secondo rapporto diffuso da Caritas Haiti, sulla base delle informazioni raccolte nelle diocesi maggiormente colpite. L’organismo ecclesiale ha reso noto che l’entità della popolazione colpita in tutto il Paese raggiunge il 60%; la zona meridionale è la più colpita a partire dal comune di Petit Trou, nel dipartimento di Nippes, dove è stato individuato l’epicentro. Da parte sua, il governo ha dichiarato lo “stato di emergenza”.
Caritas Haiti ha, inoltre, spiegato che tutta la sua rete, in particolare la squadra di emergenza, sta partecipando a vari ambiti di coordinamento allestiti attraverso i Centri dipartimentali di emergenza. “Il piano nazionale di gestione dei rischi è attivato. Si stanno prendendo provvedimenti per aiutare la popolazione. Alcune organizzazioni sono già in azione”, si evidenzia nel rapporto.
Per ora si stanno mobilitando in particolare i dirigenti dell’Ufficio nazionale Caritas Haiti e le Caritas diocesane, in particolare quelle di Les Cayes, Jérémie e Anse-à-Veau/Miragoane, le tre diocesi più colpite.

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