Giornalismo: Pini (La Nazione), “non si può testimoniare se non si sanno ascoltare lettori e cittadini”

La credibilità dei media al servizio del pubblico è il tema al centro della seconda sessione dell’8° Meeting nazionale dei giornalisti di Grottammare, in corso questa mattina in modalità on line. “Come facciamo a mantenere il legame con le persone? Con la credibilità. I cittadini non si devono mai trovare nella situazione di dubitare. Servire il pubblico richiede indiscusse qualità etiche e morali. Il tema non è il colore della bandiera ma dell’anima”, ha spiegato Giovanni Parapini, direttore di Rai per il Sociale. Ma essere testimoni che significa per le testate? “Avere l’umiltà di ascoltare le fonti e la propria comunità. Non si può testimoniare se non si sanno ascoltare i lettori e i cittadini”, ha risposto Agrese Pini, direttrice del quotidiano “La Nazione”. “L’anno e mezzo di pandemia – ha rammentato – ha messo in crisi il senso di comunità. È difficile fare comunità quando bisogna stare a casa. La seconda ondata ci ha messo di fronte a un problema grande. C’era la preoccupazione di dover mantenere lo spirito di comunità in un momento di così grande disgregazione. Un giornale di carta offre a un lettore una visione del mondo, questo tiene in piedi il senso di comunità. Nella pandemia ci siamo dovuti schierare. Sposando una causa, il giornale ha scelto di stare vicino ai lettori che ci fanno la domanda di scegliere a chi dare voce. Questo non è in conflitto con il senso di comunità. La parola schierarsi a volte viene vista in maniera negativa ma significa essere credibili”. Parapini ha ricordato l’impegno della Rai per il sociale: “Nel 2020 abbiamo sostenuto oltre 100 associazioni impegnate nella solidarietà attraverso spot e sponsorizzazioni. È una forma di supporto essenziale per il terzo settore. Dal settembre 2020 pubblichiamo sul sito della Rai il documento centrale per comprendere concretamente lo sforzo sul sociale”. Fra i temi all’attenzione citati dal direttore c’è il servizio civile universale o il contrasto alla ludopatia e il digital divide. Parapini infine ha lanciato l’appuntamento del Festival del sociale, promosso dalla Rai, dal 2 al 4 luglio prossimo a Spoleto.

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