Migranti: ActionAid e Openpolis, prima mappatura dei centri. -32,3% per effetto del Decreto sicurezza

Nel 2018 i comuni italiani con centri di accoglienza per i migranti presenti sul loro territorio erano il 33,8%. Dopo un anno dal Decreto sicurezza sono diventati il 23%, passando da 2.691 a 1.822, con un calo del 32,3%. Diminuiscono i centri ma diventano più capienti, sia per effetto del calo degli arrivi sia delle normative. Al contrario i centri più piccoli perdono posti e sono meno diffusi nei territori. È quanto emerge da una prima mappatura di tutti i centri di accoglienza gestiti dalle Prefetture in Italia su tutto il territorio nazionale al 31 dicembre del 2018 e al 31 dicembre 2019 lanciata da ActionAid e Openpolis. Un’analisi inedita sugli effetti che il Decreto sicurezza ha prodotto sulla struttura del sistema di accoglienza, in termini di presenze, costi e distribuzione sul territorio. Per la prima volta sono stati resi pubblici nel Rapporto “Centri d’Italia 2021 – Una mappa dell’accoglienza” i dati disaggregati liberamente accessibili e verificabili e non le aggregazioni predisposte dal Ministero dell’Interno. “Informazioni importanti e necessarie per un monitoraggio costante del sistema di accoglienza”, che “al contrario il Viminale continua a negare”, precisano le due organizzazioni. Il 17 marzo ActionAid e Openpolis saranno in udienza al Tribunale amministrativo del Lazio per “rivendicare il diritto di conoscere, di accedere ad informazioni fondamentali per poter valutare le politiche in base agli effetti che producono”. Secondo i primi dati il calo di presenze nel sistema di accoglienza tra dicembre 2018 e dicembre 2019 ha comportato anche la diminuzione del numero di centri attivi (tra Cas e Cpa/hotspot), che sono passati da 8.145 nel 2018 a 5.482 nel 2019. Dal punto di vista della capienza, dai dati emerge che, tra 2018 e 2019 nella maggioranza delle province italiane (65) è mediamente aumentata. Nel 2018 era Sassari la provincia con centri in media più grandi (105,2 posti per centro) seguita da altre 8 del Mezzogiorno (Catanzaro, Brindisi, Bari, Siracusa, Trapani, Foggia, Campobasso e Salerno). Nel 2019, sono salite a 4 le province con, in media, più di 100 posti per l’accoglienza in ogni centro: Brindisi (133), Sassari (119,3), Livorno (117,2) e Vibo Valentia (108,7). A livello nazionale sono invece i centri piccoli ad aver perso più posti, per un totale di 15.482 posti in meno tra 2018 e 2019. 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa