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Ungheria: tacerà la radio indipendente Klubrádió. Federazione europea dei giornalisti, “l’Ue non può restare a guardare”

La radio ungherese indipendente Klubrádió il 15 febbraio dovrà tacere perché un tribunale di Budapest ha deciso ieri di non prolungare la licenza temporanea. La Federazione europea dei giornalisti (Efj) in un comunicato ha portato all’attenzione il caso e ha espresso “seria preoccupazione” per una decisione che “avrà implicazioni di vasta portata per quel che resta del pluralismo dei media e dell’indipendenza del giornalismo” nel Paese. Klubrádió continuerà esclusivamente su Internet, ma questa è una “vittoria significativa per il partito Fidesz al governo e il primo ministro Viktor Orbán nella loro campagna decennale per distruggere una delle ultime emittenti indipendenti rimaste che trasmette voci critiche nei confronti il governo”. La radio farà ricorso in appello e dovrà confrontarsi legalmente con una radio rivale che ambisce alle onde radio fin qui usate da Klubrádió. Ci vorrà molto tempo per dirimere le contese e intanto “l’Ue non può restare a guardare”, si legge nel comunicato della Federazione che chiede alla Commissione europea “di impegnarsi immediatamente con il governo ungherese per trovare una soluzione che consenta a Klubrádió di rimanere in onda dopo il 14 febbraio”. Tanto più che nel tempo sono già scomparse dal panorama dell’informazione ungherese testate indipendenti come Index, Origo e Népszabadság. “Il governo ungherese sta agendo in diretta violazione dell’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sulla libertà di espressione e di informazione”, l’accusa.

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