Commercio: Istat, a dicembre 2020 vendite al dettaglio in aumento. Boom di acquisti sul web

“A dicembre 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, un aumento rispetto a novembre del 2,5% sia in valore sia in volume. Crescono marcatamente le vendite dei beni non alimentari (+4,8% in valore e +4,5% in volume) mentre sono quasi stazionarie le vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e +0,2% in volume)”. Lo segnala l’Istat nella nota sul commercio al dettaglio relativa al mese di dicembre 2020.
Nel quarto trimestre 2020, le vendite al dettaglio diminuiscono in termini congiunturali dell’1,5% in valore e dello 0,8% in volume.
Su base tendenziale, a dicembre, le vendite al dettaglio diminuiscono del 3,1% in valore e del 3,2% in volume. Anche in questo caso si registra una forte crescita per i beni alimentari (+6,6% in valore e +5,7% in volume) e una caduta per i beni non alimentari (-9,4% in valore e -9,5% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+15,3%). Le flessioni più marcate riguardano Abbigliamento e pellicceria (-23,4%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-14,6%).
Rispetto a dicembre 2019, le vendite al di fuori dei negozi calano del 12,3% mentre il commercio elettronico è in forte aumento (+33,8%). “Nel complesso del 2020 le vendite al dettaglio sono state fortemente influenzate dall’emergenza sanitaria, che ha determinato una flessione annua del 5,4%, con una forte eterogeneità dei risultati sia per settore merceologico, sia per forma distributiva – commenta l’Istat -. Il comparto non alimentare ha subito una pesante caduta, anche a causa delle chiusure degli esercizi disposte per fronteggiare l’emergenza sanitaria, mentre il settore alimentare ha segnato un risultato positivo. Hanno registrato un marcato calo delle vendite nel 2020 sia le imprese operanti su piccole superfici, sia le vendite al di fuori dei negozi. La grande distribuzione ha risentito negativamente dall’andamento del comparto non alimentare. L’unica forma distributiva a segnare una forte crescita è stata il commercio elettronico”.

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