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Salute: Jrc, “società europea invecchia. Mobilità del lavoro potrebbe soddisfare la richiesta di operatori sanitari”. 11 milioni di posti entro il 2030

Una relazione pubblicata oggi dal Centro comune di ricerca (Jrc) della Commissione Ue afferma che la forza lavoro sanitaria e di assistenza a lungo termine dell’Unione dovrà crescere di 11 milioni di lavoratori tra il 2018 e il 2030 “per soddisfare le esigenze di una società che invecchia”. Gran parte della domanda viene soddisfatta dall’istruzione e dalla formazione interna, “mentre la migrazione e la mobilità all’interno dell’Unione svolgono un ruolo sempre più importante”. Nel 2018 c’erano quasi due milioni di operatori sanitari e di assistenza a lungo termine nell’Ue che lavoravano in un Paese diverso dal loro Paese di nascita. Il rapporto del Jrc raccomanda “di integrare gli attuali canali di migrazione del lavoro con considerazioni più specifiche per i sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine, rimanendo in linea con il codice di condotta globale dell’Oms”. Ciò potrebbe “favorire i flussi di mobilità, con benefici per i Paesi di origine e di destinazione”. Inoltre, faciliterebbe il riconoscimento delle qualifiche e la piena attivazione delle competenze della forza lavoro migrante dell’Unione. La vicepresidente della Commissione, Dubravka Šuica, ha dichiarato: “L’Europa è un continente che invecchia e, sebbene un’aspettativa di vita più lunga e vivere più anni in buona salute siano prima di tutto un risultato, dobbiamo prepararci per una crescente domanda di cure a lungo termine. La nostra sfida comune sarà garantire un’assistenza accessibile, economica e di qualità e una forza lavoro adeguata”.

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