Attacco in R. D. Congo: p. Zerai (Habeshia), “non siano morti invano. Italia chieda moratoria sui minerali insanguinati”

Un appello al Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e a tutto il governo perché “il sacrificio di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e di Mustapha Milambo non sia vanificato, il dolore per la loro tragica morte si trasformi in impegno reale, concreto, in difesa delle popolazioni martoriate nella zona dei Grandi Laghi, in particolare nel Congo”. E’ contenuto in una lettera firmata da padre Mussie Zerai, presidente dell’Agenzia Habeshia. “L’Italia si faccia capofila nel chiedere una moratoria internazionale sui minerali insanguinati, sulle miniere illegali, per lottare contro la schiavitù minorile, contro l’inquinamento e devastazione del territorio e dei boschi in tutta quella zona teatro di conflitti e tragedie ormai da oltre 30 anni, con milioni di vittime umane”, chiede padre Zerai: “Luca, Vittorio e Mustapha non siano morti invano. L’Italia con la battaglia di mettere una moratoria mondiale confermi l’alta missione del suo ambasciatore e del suo carabiniere morti in servizio. Con questo impegno riaffermi che il diritto dei più deboli non è un diritto debole!” Esprimendo commozione per i funerali celebrati oggi padre Zerai conclude chiedendo “che la commossa partecipazione si trasformi in impegno e azione concreta per onorarli, facendo nostra la loro missione per restituire diritti, dignità e libertà ai popoli oppressi, depredati, schiavizzati”.

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